Se hai in programma di cambiare auto, ti conviene aspettare: non hai affatto scelto il momento migliore. Perché? Le macchine nuove hanno subito un notevole incremento dei prezzi. Ma non è l’unico problema: da quando effettui l’ordine alla consegna effetiva possono passare anche 6 mesi.
L’impatto maggiore, però, si avverte sul mercato dell’usato: se devi aspettare mesi prima di vedere la nuova auto, di certo non lasci la vecchia. Così mancano all’appello circa 300.000 macchine usate. Quando scendono le quantità, si alzano i prezzi sul mercato.
-60% di macchine rispetto al triennio 2017/2019
Il Centro Studi Fleet&Mobility ha raccolta i dati dei primi nove mesi dell’anno del panel di InterAutoNews su un campione di concessionarie.
Dall’analisi ne è uscito che lo stock medio è di 33 auto, il 60% meno rispetto alla media del triennio 2017/19, quando ogni dealer aveva in media 83 auto usate in offerta. Data la grande richiesta, se prima i tempi di giacenza erano di 69 giorni, adesso in un mese e mezzo vanno via: un terzo in meno. Il magazzino, che girava poco più di 5 volte, adesso ruota quasi 8 volte in un anno.
Nonostante il rinnovo maggiore dello stock, imputabile solo alla mancanza di prodotto, si rileva comunque un crollo nelle vendite del 40% rispetto al triennio pre-Covid, in un mercato totale in calo sì, ma dell’11%.
In sostanza, sono le reti ufficiali a subire la vera mancanza di prodotto, perché nell’usato il loro modello di business è ancora troppo dipendente dalle permute.
I prezzi delle auto lievitano
Vendere meno macchine non significa necessariamente fare meno soldi. Il prezzo medio dell’usato indicato dai concessionari per il 2022 è di quasi 12.400 euro, una volta e mezzo quello di prima, che stava sugli 8.400 euro. Questi valori porterebbero i ricavi medi sui 3,2 milioni a dealer, solo il 13% meno del triennio 2017/19.
Dunque è inevitabile chiedersi: per quanto tempo ancora i prezzi rimarranno così alti?
Visto che l’industria non ha intenzione, né le capacità, di aumentare la produzione, è probabile che l’offerta di usato starà ancora a lungo sotto i livelli pre-Covid. Dunque, le quotazioni resteranno alte fino a quando i clienti rallenteranno il ciclo di acquisto, abbassando la domanda ai livelli dell’offerta e i prezzi potranno quindi calmierarsi.