
Le truffe telefoniche sono sempre più diffuse, e una delle più insidiose ultimamente è quella che sfrutta la promessa di offerte di lavoro. In molti, infatti, si sono trovati a ricevere chiamate da numeri sconosciuti che propongono contratti lavorativi o colloqui tramite messaggi pre-registrati.
Queste chiamate non solo sono fastidiose, ma rappresentano una trappola pericolosa, poiché mirano a ottenere informazioni personali e a ingannare le persone con false promesse. Negli ultimi mesi, la frequenza di queste chiamate è aumentata drasticamente, con utenti che ricevono anche 4-5 telefonate a settimana.
L’allarme è stato lanciato sui social network, dove diverse persone hanno condiviso le loro esperienze, segnalando telefonate sospette ricevute su piattaforme come Facebook, X (ex Twitter) e LinkedIn. La truffa del curriculum, infatti, è diventata un fenomeno sempre più comune e preoccupante.
Ma come funziona esattamente questa truffa telefonica e come proteggersi?
La truffa telefonica del curriculum
Una delle modalità più utilizzate dai truffatori per entrare in contatto con le potenziali vittime è quella di effettuare telefonate da numeri in chiaro, che spesso provengono anche da altre regioni. Se si risponde parte un messaggio registrato che annuncia: “Abbiamo ricevuto il tuo curriculum, vogliamo parlarti di lavoro”.
Un altro modo in cui la truffa si propaga è attraverso i messaggi su WhatsApp. I truffatori inviano un testo semplice: “Abbiamo ricevuto il tuo curriculum, aggiungici su WhatsApp per parlare di lavoro.” Una volta che la vittima accetta di aggiungere il numero, riceve un link che, se cliccato, scarica un virus: questo malware è in grado di rubare dati sensibili, come informazioni bancarie, o di mettersi in contatto con i contatti della vittima per chiedere soldi.
Frodi come queste puntano ad ingannare chi sta cercando lavoro, facendo leva sulla speranza di ottenere una reale opportunità professionale. In questo modo, riescono a catturare l’attenzione delle persone e a farle abboccare alla truffa.
Il rischio del trading online
Oltre ai danni legati al furto di dati, i truffatori spesso tentano di convincere le vittime a investire soldi nel trading online. L’offerta, inizialmente allettante, invita a depositare denaro con la promessa di guadagni rapidi. Tuttavia, una volta che l’investimento viene effettuato, i truffatori spariscono nel nulla, lasciando la vittima senza soldi e senza alcuna traccia del denaro investito.
Secondo Fabi, il sindacato dei bancari, negli ultimi 3 anni agli italiani sono stati sottratti oltre 500 milioni di euro, con un aumento del 30% solo nel 2024. Un dato allarmante, che si deve anche al fatto che le organizzazioni criminali stiano diventando sempre più sofisticate approfittando della digitalizzazione dei servizi, della diffusione dei pagamenti online e dei social.
Come proteggersi da queste truffe
Per difendersi da queste truffe telefoniche, è fondamentale essere prudenti.
La prima regola è quella di diffidare sempre da telefonate sospette provenienti da numeri sconosciuti o esteri: spesso basta copiare e incollare su Google il numero da cui si è stati contattati per scoprire se è già stato denunciato da altri utenti. In tal caso, la cosa migliore da fare è bloccare il numero e segnalarlo come spam.
È importante non fornire mai informazioni personali o bancarie e non cliccare su link inviati da numeri che non sono stati verificati.
Inoltre, è consigliabile non fidarsi di offerte di lavoro che arrivano improvvisamente, senza alcuna richiesta formale da parte del candidato: è sempre bene fare attenzione al tipo di linguaggio utilizzato e tenere a mente che se il messaggio fa leva sull’urgenza e la velocità ci sia un’altissima probabilità che si tratti di una truffa.
Infine, è bene non inviare denaro a sconosciuti.