Altroconsumo ha chiesto un risarcimento di 60 milioni per tutti gli utenti Apple che sono stati costretti a sostituire la batteria per far fronte all’aggiornamento obbligatorio di IOS.
Si dice che se compri un Iphone, lo fai perché ti durerà anni.
Non è dello stesso avviso però Altroconsumo, che ha richiesto un risarcimento di 60 milioni per l’obsolescenza programmata di cui sarebbero state vittime migliaia di possessori Apple.
Il caso degli Iphone 6
La vicenda riguarda principalmente un caso relativo agli Iphone di 8° e 9° generazione, ossia agli Iphone 6, 6 Plus, 6s e 6s Plus usciti tra il 2014 e il 2015. Dopo l’aggiornamento a iOS 10 e 10.1.2, rilasciato nel 2016, i consumatori avevano infatti visto i propri Iphone rallentarsi a dismisura a distanza di soli pochi anni dalla loro immissione nel mercato. Con i nuovi aggiornamenti, anche il consumo di batteria era aumentato.
Nel 2018 Apple era già stata multata di 10 milioni di euro “pratiche commerciali scorrette e aggressive”. La società californiana aveva poi cercato di rimediare offrendo agli utenti una sostituzione della batteria a prezzo scontato (29 euro al posto che 89), ma per Altroconsumo questa manovra non è stata sufficiente.
Come si legge in una nota infatti:
La novità è che ora Altroconsumo ha notificato ad Apple l’atto di citazione davanti al Tribunale di Milano, portando avanti una battaglia simbolica per tutti gli utenti Apple che hanno ricevuto un danno economico da questa obsolescenza programmata.
La class action prevede un risarcimento di circa 60 euro in media, per ogni possessore di Iphone 6, 6 Plus, 6s, 6s Plus.
La replica di Apple
Apple dal canto suo non ci sta, e replica di non aver mai praticato nessuna manovra di obsolescenza programmata, per rallentare o accorciare la durata della vita di un prodotto Apple.
Assieme a Google, che con i suoi Pixel applica la stessa politica, Apple garantisce infatti l’aggiornamento dei propri prodotti per cinque anni.
Nel complesso, gli Iphone dal 6 al 6s Plus hanno venduto più di un milione di unità in Italia tra il 2014 e il 2020.
E tu? Hai mai cambiato ad Android dopo aver avuto Apple?