
Il governo italiano ha approvato un nuovo “decreto bollette” con l’intento di fornire un sostegno concreto alle famiglie e alle imprese che stanno affrontando l’alto costo dell’energia.
Il provvedimento prevede un impegno finanziario di circa 3 miliardi di euro per un periodo di tre mesi, con una ripartizione equa tra il settore familiare e quello imprenditoriale: nello specifico la cifra complessiva si suddivide in circa 1,6 miliardi per i cittadini e 1,4 miliardi per le aziende.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono le novità più rilevanti di questo decreto.
L’impatto del nuovo “decreto bollette” su famiglie e imprese
Il decreto introduce modifiche significative nell’accesso al bonus sociale sulle bollette. La nuova soglia ISEE passa da 9.000 a 25.000 euro, ampliando notevolmente la base di beneficiari e permettendo a una maggiore parte della popolazione di ricevere un contributo per contrastare l’aumento dei costi energetici. Per coloro che hanno un ISEE inferiore a 9.530 euro, il bonus sarà più consistente, con un sostegno che potrebbe arrivare fino a 500 euro per chi già beneficia del bonus sociale. Per le famiglie con un reddito ISEE tra i 9.530 e i 25.000 euro, sarà previsto un contributo che potrà raggiungere i 200 euro, su richiesta.
Per quanto riguarda le imprese, il nuovo “decreto bollette” prevede una distribuzione delle risorse tra le aziende ad alta intensità energetica e le piccole e medie imprese. L’intento del Governo è quello di garantire che l’aiuto sia proporzionato alle necessità specifiche di ciascun settore. Le previsioni indicano che le aziende potranno beneficiare di un risparmio sulle bollette che si aggira intorno al 20%, una misura pensata per sostenere in particolare quelle realtà che risentono maggiormente dei costi elevati dell’energia.
L’intervento sarà valido solo per tre mesi, poiché si prevede una possibile riduzione dei prezzi del gas nella stagione estiva, con la speranza che una eventuale tregua nel conflitto tra Russia e Ucraina possa ulteriormente abbassare i costi.
Passaggio al mercato libero posticipato
Oltre alle misure immediate per contrastare il caro-energia, il decreto include anche una disposizione importante sul lungo termine: il rinvio di due anni del passaggio al mercato libero per i clienti vulnerabili e le microimprese.
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato come questa misura permetterà di proteggere le categorie più fragili da un ulteriore aumento dei costi energetici, dando loro tempo per adattarsi a un sistema di mercato libero.