Come comunicato ufficialmente la scorsa settimana, alle ore 10:00 di ieri, lunedì 3 giugno 2024, è stata attivata la piattaforma Ecobonus dove si potranno richiedere i nuovi incentivi per l’acquisto di auto a basse emissioni inquinanti.
Aiuti economici che molti stavano aspettando da inizio anno, soprattutto per l’ottima cifra che si può arrivare a risparmiare acquistando un’auto elettrica. Nonostante ciò, mai ci si sarebbe potuto aspettare che in sole 9 ore terminassero completamente gli incentivi economici previsti per le auto elettriche (a zero emissioni alimentate a batteria).
Terminati gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche
Ben 240 milioni di euro stanziati per l’acquisto di automobili con emissioni comprese tra 0 e 20 g/km sono di fatto terminati. Un dato davvero clamoroso e inaspettato dal momento che i fondi precedenti sono stati consumati con molta più calma, senza mai arrivare a zero. Con un calcolo approssimativo, ipotizzando una media di circa 9.000 euro a testa, è probabile che ieri siano state vendute circa 25.000 auto elettriche.
Sicuramente la grande sponsorizzazione e la lunga attesa dei nuovi incentivi, ben più alti rispetto a quelli precedenti, hanno portato molti utenti ad attenderne l’entrata in vigore prima di acquistare un nuovo veicolo.
A rendere l’Ecobonus 2024 così appetibile, infatti, sono senza dubbio le quote innalzate, che per le elettriche arrivano fino a 13.750 euro con rottamazione fino a Euro 2 e ISEE inferiore a 30.000 euro; persino la quota standard senza rottamazione e ISEE “alto” è stata comunque raddoppiata rispetto a prima, portata da 3.000 a 6.000 euro.
Cifre che sicuramente avrebbero avuto successo, ma sicuramente non ci si aspettava tanto e in così poco tempo.
Flop delle auto ibride
Di tutt’altro esito i fondi stanziati per le Plug-in Hybrid che, nel primo giorno di attività della nuova piattaforma hanno registrato appena richieste.
Dei 140 milioni stanziati, ne sono stati consumati solo poco più di 20, mentre guardando alle termiche/ibride con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km ci sono ancora circa 200 milioni di euro disponibili.
Ricordiamo che questi fondi, secondo i calcoli effettuati dal Governo, sarebbero dovuti durare almeno fino alla fine dell’anno. Per capire come verrà arginato il problema non ci resta che attendere nuove informazioni ufficiali.