Finalmente è in arrivo l’atteso bonus colonnine elettriche richiedibile da imprese e professionisti.
Si tratta di un contributo statale previsto dal Governo Draghi che punta a sostenere l’acquisto e l’installazione di infrastrutture per ricaricare i veicoli elettrici, tentando di favorire in tal modo la mobilità elettrica. Il fondo messo a disposizione è pari a 87,5 milioni di euro.
Chi può richiedere il contributo e quando?
A partire dalle ore 10:00 del 26 ottobre 2023, sarà possibile compilare la domanda collegandosi ad una piattaforma online gestita da Invitalia.
Per inviare la domanda, invece, bisognerà attendere fino al 10 novembre 2023. La chiusura dei termini è fissata alle ore 17:00 del 30 novembre 2023.
Potranno presentare domanda sia singoli professionisti, sia imprese di qualunque dimensione su tutto il territorio nazionale che rispettino le seguenti caratteristiche:
- hanno sede sul territorio italiano;
- sono attive e iscritte al Registro delle imprese;
- sono iscritte presso INPS o INAIL e con una posizione contributiva regolare. A questo proposito farà fede il il documento unico di regolarità contributiva (DURC);
- sono in regola con gli adempimenti fiscali e non in situazione di difficoltà ;
- sono in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni;
- non sono destinatarie né richiedenti, per le spese oggetto del contributo in oggetto, alcun altro contributo pubblico;
- non sono destinatarie di sanzioni interdittive in base alla legge.
Come funziona il bonus colonnine elettriche?
L’agevolazione statale copre un importo pari al 40% delle spese ammissibili sostenute successivamente al 4 novembre 2021 e oggetto di fatturazione elettronica. Si tratta dunque di un lasso temporale piuttosto ampio: ciò facilitarà l’accesso ad un’agevolazione che vuole spingere le attività lavorative ad essere più green ed orientate alla sostenibilità ambientale.
Le fatture possono riguardare acquisto e messa in opera delle colonnine di ricarica, comprese le spese di installazione, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio.
Il bonus, inoltre, copre fino al limite massimo del 10% del costo anche le spese sostenute per la connessione alla rete elettrica e quelle per la progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi.