Bancomat ha comunicato l’anomalia tecnica in un comunicato stampa, assicurando che chi è stato colpito da questo malfunzionamento verrà rimborsato.
Stando a quanto dichiarato da Bancomat in un comunicato stampadel 26 gennaio, a dicembre 2020 il sistema non ha messo a calcolo diverse transazioni validi per l’ottenimento del cashback natalizio.
La falla si è verificata in particolare in due giornate, quella del 18 e del 29 dicembre, in cui l’Italia non era in zona rossa.
Diversi utenti si erano già effettivamente lamentati di numerose problematiche sorte in particolare con il circuito PagoBANCOMAT, ma quella di Bancomat è una delle prime ammissioni di un effettivo malfunzionamento del sistema.
Il 18 e il 29 dicembre quindi, il sistema ha mancato di acquisire alcune transazioni. Ciò significa che seppur valide, non tutte le transazioni effettuate in quelle giornate sono state poi confermate per il Cashback.
Per questo motivo, Bancomat assicura che:
L’accredito del rimborso per questo errore avverrà secondo Bancomat entro fine febbraio 2021.
E tu? Hai notato un’anomalia nel conteggio delle transazioni e nel relativo rimborso?
Faccelo sapere nei commenti!
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Il Cashback di Natale non ha registrato molte transazioni il 18 e il 29 dicembre
Grazie all’iniziativa cashback firmata Pantene, acquistando 2 prodotti ottieni il rimborso completo di un balsamo, fino a un massimo di 9€.
Requisiti di partecipazione
Acquista, in un unico scontrino, almeno 2 prodotti a marchio Pantene, di cui 1 shampoo e 1 balsamo a scelta tra tutti quelli elencati nella Tabella A in fondo al regolamento ufficiale. Ricordati che eventuali formati bipacco/multipacco saranno considerati come singolo prodotto.
Sono validi gli acquisti effettuati presso i punti vendita fisici della G.D.O.* presenti sul territorio nazionale e della Repubblica di San Marino, oltre che nei relativi siti e-commerce. Sono, invece, esclusi gli acquisti effettuati su portali di commercio elettronico non afferenti a punti vendita fisici (come Amazon, Ebay, Privalia ecc.).
Come richiedere il cashback del balsamo Pantene
Entro e non oltre 15 giorni di calendario dall’acquisto:
Vai al sito ufficiale
Collegati sulla homepage del sito web dedicata alla promozione e clicca su “Partecipa ora”.
Effettua il login / Registrati
Effettua il login sulla piattaforma P&G Per Te. Se non fossi ancora iscritto, invece, crea un nuovo account gratuitamente cliccando sull’apposita scritta.
Carica lo scontrino
Inserisci nel modulo di partecipazione i dati richiesti e carica delle foto ben visibili e leggibili dello scontrino comprovante l’acquisto.
Aggiungi inoltre un tuo IBAN valido, compresa l’agenzia di appoggio, dove riceverai il rimborso mediante bonifico bancario.
Concludi cliccando sul pulsante “Invia”.
Ottieni il rimborso
Previa verifica, riceverai il rimborso dell’importo speso per il balsamo, per un massimo di 9€.
Informazioni importanti
Ciascun utente potrà ottenere un unico rimborso durante l’intero periodo, fino ad un massimo di 9€.
Nel caso di iniziative promozionali del punto vendita (come 2×1, 1+1, ecc.) non saranno considerati validi acquisti da cui risultino confezioni della combinazione richiesta come omaggio. In tal caso, ai fini del rimborso, sarà necessario acquistare un’ulteriore confezione.
Prima di inviare la richiesta di rimborso, assicurati che tutti i dati inseriti siano corretti poiché non avrai modo di modificarli in seguito. In particolare assicurati che lo scontrino riporti come data di acquisto un giorno compreso tra il 16 ottobre 2024 e l’11 aprile 2025, e se l’operazione viene effettuata entro 15 giorni di calendario da tale data.
In particolare, per poter validare la richiesta il richiedente deve essere l’intestatario o cointestatario della carta/conto associata all’IBAN inserito.
A richiesta correttamente effettuata, invece, ti suggeriamo di conservare lo scontrino e le confezioni dei prodotti acquistati finché non si è ricevuto il rimborso, poiché la Società promotrice dell’iniziativa può riservarsi la verifica diretta dell’acquisto svolto richiedendo l’originale del documento d’acquisto.
Per finire, l’iniziativa non è cumulabile con altre e/o precedenti iniziative e/o manifestazioni a premio che promuovano l’acquisto degli stessi prodotti coinvolti. In tal caso non sarà possibile utilizzare il medesimo documento d’acquisto per più iniziative e/o manifestazioni a premio promosse dalla stessa Società promotrice.
Ryanair è stata costretta a risarcire i consumatori per i costi extra legati al check-in in aeroporto, dopo che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha accertato la presenza di pratiche commerciali scorrette.
L’indagine ha rivelato che la compagnia aerea non aveva fornito informazioni chiare e complete riguardo alle condizioni del check-in online, creando confusione tra i passeggeri e generando costi non previsti. La compagnia ha accettato di rimborsare oltre un milione e mezzo di euro ai consumatori che, tra il 2021 e il 2023, hanno subito un danno economico a causa di queste pratiche poco trasparenti.
Ryanair accusata di pratiche ingannevoli sul check-in online
L’istruttoria avviata dall’Antitrust nei confronti di Ryanair aveva come oggetto la presunta violazione degli articoli 21 e 22 del Codice del Consumo, relativi alla trasparenza delle informazioni fornite ai consumatori. Secondo quanto emerso, la compagnia aerea aveva indicato in modo poco chiaro le condizioni per effettuare il check-in online, lasciando i passeggeri all’oscuro riguardo la finestra temporale entro cui completare l’operazione senza incorrere in costi aggiuntivi. In particolare, molti utenti non erano stati adeguatamente informati sul termine di scadenza per il check-in gratuito e sui costi che avrebbero dovuto sostenere in caso di check-in in aeroporto, una volta superato quel termine.
Un altro aspetto contestato riguardava l’automatismo con cui, durante la prenotazione, venivano selezionati alcuni servizi, come il bagaglio a mano e la priorità, senza che i consumatori potessero separare le scelte per il volo di andata e quello di ritorno. Questo aveva portato a una certa confusione e a un’esperienza di acquisto poco chiara, con alcuni passeggeri che si ritrovavano a pagare per servizi che non avevano effettivamente richiesto.
Le modifiche al servizio
In seguito all’l’istruttoria avviata nei confronti della società, Ryanair ha deciso di cambiare la modalità di selezione per i servizi di priorità e bagaglio a mano, consentendo la scelta separata per i voli di andata e ritorno e la visualizzazione dei costi individuali per ciascuna tratta.
Un’altra modifica significativa riguarda il sito web e l’app della compagnia, che saranno aggiornati per includere informazioni più chiare sulla finestra temporale in cui è possibile effettuare il check-in online gratuitamente, oltre a specificare eventuali costi aggiuntivi per il check-in in aeroporto.
Si tratta di modifiche che mirano a garantire una maggiore trasparenza e a prevenire future controversie con i consumatori.
Le modalità di rimborso
La decisione dell’Antitrust prevede che Ryanair rimborsi interamente il costo del check-in in aeroporto, pari a 55 euro, per tutti coloro che hanno presentato un reclamo tra il 2021 e il 2023 dimostrando di non essere stati adeguatamente informati sulle condizioni del check-in online.
Inoltre, tutti i passeggeri che nello stesso arco temporale hanno pagato un supplemento per il check-in in aeroporto, riceveranno un ristoro di 15 euro o, in alternativa, un voucher del valore di 20 euro da utilizzare per acquistare altri servizi Ryanair DAC. In totale, si prevede che la compagnia aerea debba risarcire oltre 100.000 consumatori, per una cifra complessiva di circa un milione e mezzo di euro.
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Luisa
4 giorni fa
Come si richiede il rimborso?
Il Cashback di Natale non ha registrato molte transazioni il 18 e il 29 dicembre
Il 19 novembre 2024 potrebbe segnare un punto di svolta per la circolazione dei monopattini elettrici in Italia. Dopo l’approvazione alla Camera dei deputati lo scorso marzo, il disegno di legge che riforma il Codice della Strada è pronto a passare al vaglio del Senato per la sua votazione definitiva.
Una delle novità più discusse riguarda proprio i monopattini elettrici: chi lo possiede o lo usa dovrà adeguarsi a una normativa più stringente, volta a garantire maggiore sicurezza sulle strade.
La nuova normativa sui monopattini elettrici
Tra le misure più significative figurano l’obbligo di assicurazione, l’introduzione di targhe identificative e l’uso del casco per tutti, non solo per i minorenni.
Ma vediamo nel dettaglio cosa prevede la nuova normativa e come cambierebbe la mobilità urbana per i possessori di monopattini.
Polizza assicurativa obbligatoria
Una delle principali novità introdotte dalla riforma del Codice della Strada è l’obbligo di assicurazione per i monopattini elettrici: ogni monopattino dovrà essere coperto da una polizza di responsabilità civile verso terzi, obbligatoria proprio come per le automobili. Il costo annuo della polizza è stimato tra i 50 e i 60 euro, cifra che potrebbe diventare una spesa fissa per chi possiede un monopattino elettrico.
Nello specifico, l’assicurazione obbligatoria coprirà esclusivamente i danni causati a terzi, lasciando liberi i proprietari di scegliere se sottoscrivere ulteriori polizze per proteggere il proprio mezzo da furti o danni. Le compagnie assicurative, dunque, dovranno adeguarsi alla nuova normativa, offrendo polizze specifiche per monopattini elettrici.
Targa e casco: obblighi e tempistiche di applicazione
Un altro aspetto rilevante della riforma riguarda l’introduzione della targa per ogni monopattino elettrico. Il nuovo Codice della Strada stabilisce che ogni mezzo dovrà essere identificabile tramite una targhetta adesiva plastificata, non removibile, prodotta dall’Istituto Poligrafico dello Stato.
Questa misura ha l’obiettivo di rendere più sicura la circolazione, facilitando l’identificazione dei veicoli e, in caso di incidenti, consentendo un più rapido intervento delle autorità.
Inoltre, la legge estende l’obbligo del casco a tutti i conducenti di monopattini elettrici, senza più limitarsi ai minorenni; una modifica che mira a ridurre il numero di infortuni, aumentando il livello di sicurezza personale.
È previsto che tutti gli utenti debbano conformarsi a queste regole subito dopo la pubblicazione delle norme specifiche. Tuttavia, ancora non sono state definite le tempistiche di introduzione di queste nuove regole, né la modalità di applicazione della targa sui monopattini: saranno definite successivamente, tramite un decreto congiunto dei Ministeri delle Infrastrutture e delle Finanze.
Dove potranno circolare i monopattini e quali sono le sanzioni
La riforma del Codice della Strada prevede anche limitazioni riguardanti i percorsi dei monopattini elettrici. Infatti, i mezzi a propulsione elettrica potranno circolare solo su strade urbane con un limite di velocità pari o inferiore ai 50 km/h. Inoltre, sebbene la legge non lo chiarisca ancora in modo definitivo, sembra che l’accesso ai monopattini nelle aree pedonali e nelle piste ciclabili sia vietato, soprattutto fuori dalle città.
Per chi non rispetta le nuove norme, sono previste multe salate. Qualche esempio?
chi circola senza assicurazione rischierà una sanzione che va da 100 a 400 euro;
chi circola in aree non autorizzate o senza casco, andrà incontro a multe che variano tra i 200 e gli 800 euro, a seconda della gravità dell’infrazione.
Le autorità sono al lavoro per definire in modo più preciso le modalità di applicazione delle sanzioni, ma è già chiaro che il rispetto delle regole diventerà fondamentale per chi utilizza i monopattini elettrici.
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Il Cashback di Natale non ha registrato molte transazioni il 18 e il 29 dicembre
Dicembre è alle porte, l’atmosfera natalizia si comincia a far sentire ed è tempo di pensare al simbolo per eccellenza del Natale: l’albero. Se sogni di decorare casa con un abete vero ma sei preoccupato per l’impatto ambientale, abbiamo una notizia per te: da IKEA torna l’iniziativa cashback “Compostiamoci bene”!
A partire dal 16 novembre 2024, e fino ad esaurimento scorte, nei negozi IKEA (ad eccezione dei Plan & order point, dei Progetta & Arreda e del negozio di Cagliari) puoi acquistare il tuo albero di Natale vero al prezzo di 15€. Ma l’offerta non termina qui: riportandolo indietro al termine delle feste, riceverai un buono sconto pari al valore dell’albero acquistato.
Ma scopriamo l’iniziativa nel dettaglio.
“Compostiamoci bene”: l’iniziativa di IKEA a tutela del medioambiente
Dal 2016 IKEA collabora con AzzeroCO2, una società di Legambiente e Kyoto Club, per la riqualificazione del territorio italiano, nell’ambito delle Campagne Nazionali Mosaico Verde ed Energy Pop.
Quest’anno, per ogni abete restituito, IKEA destinerà un contributo di 3€ a un progetto volto alla produzione e condivisione di energia pulita. In particolare, i fondi serviranno per l’installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto di un condominio di proprietà dello IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) in un quartiere vulnerabile di Catania.
Questo progetto è parte della campagna di Responsabilità Sociale Energy Pop, che mira a rimuovere le barriere all’accesso all’energia per le comunità fragili, promuovendo la condivisione di energia prodotta da fonti rinnovabili sui tetti delle case popolari e delle cooperative sociali.
Come funziona il cashback dell’albero di Natale IKEA
Per poter richiedere il rimborso integrale sotto forma di buono sconto, dovrai recarti in un punto vendita IKEA a partire dal 16 novembre 2024 e acquistare un albero di Natale PICEA(codice articolo 700.368.64), alto circa 140 centimetri al prezzo di 15€. Si tratta di un albero vero, non di plastica.
A fine feste, tra il 6 ed il 15 gennaio 2025, riporta l’abete nel negozio IKEA dove l’hai acquistato insieme allo scontrino d’acquisto in originale, e riceverai un buono spesa IKEA da 15€ (senza limite minimo di spesa), ovvero esattamente l’importo che hai speso per il suo acquisto.
Per maggiori informazioni, ti invitiamo a consultare il sito web ufficiale.