Addio al canone Rai in bolletta: dal 2023 ci sarà lo scorporo e tutto tornerà come prima del 2017. Lo ha richiesto l’Unione Europea, a cui non è mai piaciuta la mossa dell’ex Governo Renzi di incorporare il pagamento del Canone in una bolletta energetica che non avrebbe nulla a che fare con il servizio pubblico. L’idea sbagliata, secondo la Commissione, sarebbe quella di raccogliere tramite le bollette somme che non sono direttamente correlate con l’energia.
A confermarlo all’Agenzia di Stampa AGI sarebbe stato direttamente un portavoce della Commissione Europea. Lo scorporo del canone dalla bolletta sarebbe richiesto nel PNRR, ossia il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza presentato dal Governo per ottenere i fondi del Next Generation EU. Per ottenere i 200 miliardi di prestiti, il Governo Draghi avrebbe assecondato lo scontento dell’Unione Europea, rimuovendo dalla bolletta tutti gli oneri non correlati alla fornitura dell’energia elettrica.
Si ritorna al sistema precedente?
Non è ancora chiaro come esattamente il Governo vorrà operare in tal senso: il Canone in bolletta ha aiutato a combattere l’evasione fiscale, ed è diminuito da quando è entrato in bolletta. Dai 113 euro precedenti lo scorporo, si è passati a 10 rate da 9 euro in bolletta della luce, totale 90 euro.
Resta da capire se il Governo Draghi vorrà tornare al modello precedente, con il rischio maggiore di evasione, o se riuscirà a trovare un sistema alternativo che permetta allo stesso tempo di non essere ostaggio degli evasori.
Ultimamente, c’è anche chi ha proposto di estendere il canone Rai anche a chi possiede soltanto smartphone e tablet. Dunque la trattativa è ancora in pieno corso.
Il canone si può non pagarlo (legalmente)
Il canone, si sa, non è una tassa sulla Rai, ma sull’apparecchio televisivo atto a vedere i programmi Rai. Come il bollo della macchina insomma, va pagato anche se non si scende in strada.
Se tuttavia non si possiede alcun televisore, si può legalmente evitare di pagarlo, chiedendo l’esenzione. Almeno fino a quando non cambieranno le regole.
Per chiedere l’esenzione basta mandare all’Agenzia delle Entrate questo apposito modulo compilato, chiamato “Dichiarazione Sostitutiva”. L’importante è adoperarsi per farlo entro il 31 gennaio di ogni anno, termine ultimo per chiedere l’esenzione dal canone.