Google Maps introduce la funzione eco-friendly routing: risparmi sul carburante e inquini meno!

Google Maps

Google Maps, il servizio di Google per la navigazione stradale di caratura mondiale, nell’ultimo periodo è stato protagonista di un notevole sviluppo nel contesto dei trasporti pubblici e della sostenibilità.

Pochi giorni fa, infatti, Google ha annunciato l’arrivo di un’interessante novità che si prefigge di risparmiare sul carburante.

Google Maps ha sviluppato la funzione eco-friendly routing che consente si identificare i percorsi ecosostenibili per percorrere uno specifico itinerario. Avrai quindi la possibilità di scegliere un percorso che ti permetta di ottimizzare il consumo di carburante per arrivare a destinazione, in modo da risparmiare denaro.

Consumando meno carburante non solo risparmi ma inquinerai meno.

Come funziona eco-friendly routing su Google Maps

In sostanza, su Google Maps verrà proposto l’itinerario più veloce ma anche quello più ecosostenibile quando si cercano le indicazioni stradali per una specifica destinazione.

Una volta scelto i luoghi di partenza e di destinazione, basterà cliccare sui 3 punti in alto a destra. Seleziona quindi “opzione itinerari” e attiva “Dare la priorità agli itinerari con risparmio di carburante“.

Puoi inoltre completare l’identificazione del percorso con minor consumo di carburante selezionando il tipo di motore con il quale ti sposti. Ad esempio, i motori diesel sono solitamente più efficienti a velocità più elevate rispetto ai motori a benzina o a gas. I veicoli ibridi ed elettrici, invece, hanno prestazioni migliori nel traffico discontinuo.

Per maggiori informazioni ti consigliamo di leggere la procedura completa, pubblicata da Google.

Google sempre più vicino all’ambiente

Google ha implementato questa nuova funzionalità grazie ai dati raccolti dal Laboratorio nazionale per le energie rinnovabili (NREL) del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti e ai dati dell’Agenzia europea dell’ambiente.

Quest’ultima novità si aggiunge alle numerose opzioni che sta implementando Google per sensibilizzare al tema della sostenibilità.

In Maps sono già disponibili funzioni per identificare i percorsi alternativi all’uso di veicoli a motore (come la bicicletta, i veicoli elettrici e i percorsi a piedi). Oltre a questo, sono recentemente arrivati potenziamenti per le indicazioni e itinerari tramite trasporto pubblico.

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Addio alla versione craccata di Spotify: ecco perché non funziona più!

Stai rilevando problemi con la versione craccata di Spotify? Potrebbe essere un blocco ufficiale per contrastare l’abuso del servizio da parte di utenti non autorizzati.

versione craccata di spotify non funziona

Dal 3 marzo, molti utenti di Spotify hanno segnalato malfunzionamenti nella versione craccata dell’app. Si ipotizza dunque che si tratti di un blocco mirato nei confronti delle versioni non ufficiali dell’applicazione, probabilmente deciso dai distributori ufficiali del servizio.

Le segnalazioni, provenienti soprattutto dai forum e da piattaforme come Downdetector, hanno messo in evidenza un problema diffuso tra chi ha installato la versione pirata di Spotify. Nonostante la mancanza di una conferma ufficiale da parte dell’azienda, le ipotesi più plausibili riguardano misure di sicurezza adottate per contrastare l’abuso del servizio da parte di utenti non autorizzati.

Spotify ha bloccato la versione craccata?

Ma cosa è successo esattamente? Una delle ipotesi più accreditate è che Spotify abbia integrato nel suo sistema la nuova Play Integrity API del Play Store. Questa API è progettata per verificare che le azioni degli utenti provengano da un file binario dell’app che non è stato modificato, installato correttamente da Google Play e utilizzato su un dispositivo Android autentico. In caso contrario, il server di backend dell’applicazione può bloccare l’accesso o limitare l’utilizzo dell’app, come accaduto con le versioni pirata.

Un’altra possibile spiegazione è che l’Italia sia stata inclusa tra i Paesi in cui Spotify ha deciso di effettuare test A/B, con nuove misure di sicurezza mirate agli utenti italiani. Questi test potrebbero includere l’attivazione di filtri più rigidi contro l’utilizzo di versioni modificate dell’app.

In ogni caso, le APK modificate non funzionano più correttamente, come confermato dalle segnalazioni degli utenti. I pirati digitali, che avevano trovato soluzioni per aggirare le restrizioni, si sono visti improvvisamente limitati nell’utilizzo dell’app, dando vita a un’ondata di lamentele sui forum e sui social media.

Per saperne di più, dovremmo attendere la comunicazione ufficiale di Spotify.

Cosa possono fare gli utenti?

Con il blocco dell’applicazione pirata, chi desidera accedere alle funzionalità Premium di Spotify dovrà necessariamente sottoscrivere un abbonamento.

Prima di optare per una versione a pagamento, tuttavia, è utile ricordare che è possibile usufruire di un periodo di prova gratuito, che permette di testare il servizio e decidere se passare a un piano a pagamento o continuare con la versione gratuita, che offre funzionalità molto limitate.

Attualmente, i piani di abbonamento disponibili sono:

  • Student: 5,99 euro al mese, riservato agli studenti universitari;
  • Individual: 10,99 euro al mese per un solo utente;
  • Duo: 14,99 euro al mese per due utenti che vivono sotto lo stesso tetto;
  • Family: 17,99 euro al mese, utilizzabile fino a sei account all’interno della stessa famiglia.

In alternativa, ti conviene approfittare della promo di Amazon Music Unlimited, attiva solo fino a domani (venerdì 7 marzo 2025), che ti permette di ottenere i primi 4 mesi scontati del 50%!

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Nuovo “decreto bollette”: 3 miliardi di euro per aiutare famiglie e imprese con il caro-energia!

Il Governo ha approvato il nuovo "decreto bollette": stanziati circa 3 miliardi di euro di aiuti per 3 mesi, alzata la soglia ISEE e rinviato di 2 anni il passaggio al mercato libero per i clienti vulnerabili e le microimprese.

nuovo decreto bollette

Il governo italiano ha approvato un nuovo “decreto bollette” con l’intento di fornire un sostegno concreto alle famiglie e alle imprese che stanno affrontando l’alto costo dell’energia.

Il provvedimento prevede un impegno finanziario di circa 3 miliardi di euro per un periodo di tre mesi, con una ripartizione equa tra il settore familiare e quello imprenditoriale: nello specifico la cifra complessiva si suddivide in circa 1,6 miliardi per i cittadini e 1,4 miliardi per le aziende.

Ma vediamo nel dettaglio quali sono le novità più rilevanti di questo decreto.

L’impatto del nuovo “decreto bollette” su famiglie e imprese

Il decreto introduce modifiche significative nell’accesso al bonus sociale sulle bollette. La nuova soglia ISEE passa da 9.000 a 25.000 euro, ampliando notevolmente la base di beneficiari e permettendo a una maggiore parte della popolazione di ricevere un contributo per contrastare l’aumento dei costi energetici. Per coloro che hanno un ISEE inferiore a 9.530 euro, il bonus sarà più consistente, con un sostegno che potrebbe arrivare fino a 500 euro per chi già beneficia del bonus sociale. Per le famiglie con un reddito ISEE tra i 9.530 e i 25.000 euro, sarà previsto un contributo che potrà raggiungere i 200 euro, su richiesta.

Per quanto riguarda le imprese, il nuovo “decreto bollette” prevede una distribuzione delle risorse tra le aziende ad alta intensità energetica e le piccole e medie imprese. L’intento del Governo è quello di garantire che l’aiuto sia proporzionato alle necessità specifiche di ciascun settore. Le previsioni indicano che le aziende potranno beneficiare di un risparmio sulle bollette che si aggira intorno al 20%, una misura pensata per sostenere in particolare quelle realtà che risentono maggiormente dei costi elevati dell’energia.

L’intervento sarà valido solo per tre mesi, poiché si prevede una possibile riduzione dei prezzi del gas nella stagione estiva, con la speranza che una eventuale tregua nel conflitto tra Russia e Ucraina possa ulteriormente abbassare i costi.

Passaggio al mercato libero posticipato

Oltre alle misure immediate per contrastare il caro-energia, il decreto include anche una disposizione importante sul lungo termine: il rinvio di due anni del passaggio al mercato libero per i clienti vulnerabili e le microimprese.

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato come questa misura permetterà di proteggere le categorie più fragili da un ulteriore aumento dei costi energetici, dando loro tempo per adattarsi a un sistema di mercato libero.

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Amazon presenta Alexa+: l’assistente aggiornato con l’AI generativa sarà GRATIS con Prime!

Alexa+ rivoluziona l'assistenza vocale: non solo ascolta, ma capisce le tue necessità, ragiona e ti aiuta in modo efficiente. Chi ha Amazon Prime potrà usare il nuovo assistente AI gratuitamente!

alexa+

Alexa+, il nuovo assistente intelligente di Amazon, rappresenta un salto significativo rispetto alle versioni precedenti: non si limita più solo a rispondere alle richieste degli utenti, ma riesce a comprendere e a contestualizzare le interazioni in modo molto più naturale ed efficace.

In sostanza, Alexa+ è pensata per diventare una risorsa economica per Amazon, superando la sua percepita inefficienza dal punto di vista commerciale. Mentre Alexa era stata vista principalmente come un costo per l’azienda, il nuovo modello si propone di generare profitti non solo tramite gli utenti, ma anche tramite la sua interazione con una vasta rete di partner esterni.

La versione avanzata dell’assistente vocale non sarà a pagamento per chi è già abbonato a Amazon Prime, e questa apertura si prefigura come un terreno fertile per una monetizzazione che potrebbe includere numerosi servizi di terze parti.

Ancora non hai Amazon Prime? Iscriviti subito, usufruisci della prova gratuita di 30 giorni e scopri tutti i vantaggi: avrai accesso anche a tutti i contenuti Prime Video!

L’evoluzione di Alexa e l’intelligenza artificiale generativa

Fino ad oggi, Alexa è stato uno degli assistenti virtuali più diffusi al mondo, ma con Alexa+ Amazon punta a rivoluzionare completamente l’esperienza utente. La principale novità è l’integrazione di modelli di intelligenza artificiale generativa, che permettono ad Alexa di comprendere il contesto delle richieste in modo molto più naturale. A differenza del passato, dove le interazioni erano rigide e necessitavano di comandi precisi, Alexa+ è in grado di interpretare frasi più generiche. Ad esempio, invece di chiedere esplicitamente di alzare la temperatura del termostato, basta dire “Ho freddo” per far sì che Alexa comprenda automaticamente la necessità dell’utente e prenda provvedimenti.

Inoltre, Alexa+ si distingue per la sua capacità di ricordare le conversazioni e adattarsi alle preferenze personali degli utenti: ogni membro della famiglia può interagire con l’assistente in modo unico, senza dover ripetere le proprie richieste ogni volta. Questo tipo di memoria, che si estende alle preferenze di ciascun individuo, consente ad Alexa+ di fornire risposte più personalizzate, contribuendo a rendere l’assistente sempre più simile a una figura familiare, capace di anticipare le necessità quotidiane.

Ma Alexa+ può esserti utile anche nell’organizzare informazioni complesse. Infatti, attraverso l’app o semplicemente inviando file all’indirizzo e-mail dedicato, gli utenti possono caricare documenti, fotografie, video e altro ancora, e Alexa sarà in grado di elaborarli e rispondere a domande relative ai contenuti. Ad esempio, si possono caricare verbali di assemblee condominiali o estratti di libri scolastici, e chiedere a Alexa di analizzarli o di fornire risposte specifiche.

Alexa+: un ecosistema dinamico e multimodale

Una delle caratteristiche più innovative di Alexa+ è la sua capacità di integrare oltre 10.000 servizi esterni, ampliando notevolmente le sue funzionalità. Ad esempio, l’assistente può interagire con i sistemi di videosorveglianza Ring per controllare le riprese e verificare se un pacco è stato consegnato, oppure può cercare una scena specifica in un film di Prime Video semplicemente descrivendola a voce. Questa capacità di integrarsi con altre piattaforme permette ad Alexa+ di essere non solo un assistente personale, ma anche un intermediario che facilita e semplifica molteplici aspetti della vita quotidiana.

Ma non è tutto. Grazie al significativo miglioramento della sua capacità di interagire con siti web e servizi online, Alexa+ è in grado di eseguire operazioni complesse come, ad esempio, la ricerca di biglietti per eventi specifici, dove l’assistente non si limita a mostrare delle opzioni, ma anche a monitorare i cambiamenti nei prezzi e avvisare l’utente quando i biglietti diventano più economici sfruttando le API. Oppure può fissare un appuntamento cercando autonomamente sul web ciò di cui l’utente ha bisogno, valutando i servizi in base alle recensioni e trovando il modo di contattare quello selezionato.

Prezzo e disponibilità

Mentre Alexa+ arriverà inizialmente negli Stati Uniti a partire da marzo, non ci sono ancora informazioni ufficiali riguardo una data di lancio in Italia, né sul prezzo del servizio.

Nello specifico, Alexa+ inizierà ad essere distribuita negli Stati Uniti nelle prossime settimane durante un periodo di accesso anticipato sui dispositivi Echo Show 8, 10, 15 e 21. Avrà un costo pari a 19,99 dollari al mese, ma sarà incluso gratuitamente per gli abbonati Amazon Prime.

Per ora, gli utenti italiani dovranno aspettare ulteriori aggiornamenti da parte di Amazon per scoprire quando e come potranno accedere a questa nuova rivoluzione tecnologica.

Sebbene Amazon abbia messo in luce principalmente i lati positivi del nuovo Alexa+, ci saranno senza dubbio sfide da affrontare, in particolare in termini di privacy e gestione dei dati. Nonostante queste preoccupazioni, la versione avanzata di Alexa sembra destinata a segnare un passo avanti fondamentale nell’evoluzione degli assistenti virtuali, sia in termini di funzionalità che di interazione con gli utenti.

m-ai: l’Intelligenza Artificiale al servizio delle piccole e medie imprese

Non è necessario essere Amazon per sfruttare le potenzialità dell’intelligenza artificiale nel proprio business. m-ai offre soluzioni AI personalizzate per piccole e medie imprese, aiutandole a ottimizzare i processi e incrementare le vendite.

Strumenti simili a quelli utilizzati da Amazon possono essere implementati per migliorare l’efficienza operativa, comprendere meglio i clienti e offrire esperienze e prodotti migliori. Con semplici applicazioni mirate, è possibile ottenere risultati tangibili e rivoluzionari che possono fare la differenza nel mercato competitivo di oggi.

Come il caso Amazon insegna, sfruttare l’intelligenza artificiale oggi è cruciale: la disparità di performance delle aziende che sfruttano l’AI rispetto a quelle che non la applicano è abissale, quest’ultime sono destinate a essere tagliate fuori dal mercato.

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LEGO lancia un nuovo set Jurassic World: il fossile del Tirannosauro, lungo 1 metro!

LEGO ha presentato il nuovo set "Fossili di dinosauro: Tirannosauro", un imponente modello di 105 centimetri e 3.145 pezzi.

lego fossile tirannosauro

Se sei un fan di Jurassic Park e dei dinosauri, il nuovo set LEGO “Fossili di dinosauro: Tirannosauro” è un must per la tua collezione. Uno straordinario modello in scala 1:12 che riproduce il leggendario Tyrannosaurus Rex con dettagli impeccabili e articolazioni mobili.

Ma non è tutto: il set rende omaggio ai fan del film cult con minifigure di Ellie Sattler e Alan Grant, pronte a portarti direttamente nello scavo del Raptor, proprio come nella scena iniziale di Jurassic Park.

Caratteristiche del set LEGO “Fossili di dinosauro: Tirannosauro”

Il nuovo set LEGO “Fossili di dinosauro: Tirannosauro” riproduce con incredibile dettaglio un fossile di Tyrannosaurus Rex, riprendendo gli scheletri originali ritrovati dai paleontologi. La dimensione del modello in scala 1:12 consente di apprezzare le proporzioni e i dettagli che caratterizzano il leggendario predatore preistorico, rendendolo una vera e propria opera d’arte da esporre.

lego fossile tirannosauro

A differenza dei tradizionali set LEGO statici, il modello del tirannosauro non è rigido: le articolazioni mobili permettono di personalizzare la posizione del fossile, con la possibilità di muovere il cranio, la mascella, le braccia e la coda. Questa funzionalità permette di adattare il modello al proprio spazio espositivo, creando un’esperienza interattiva che rende il set ancora più coinvolgente. Le zampe del tirannosauro, insieme a due piedistalli di supporto, sono le uniche parti fisse, garantendo stabilità all’intero modello.

lego fossile tirannosauro

Non manca, poi, il tributo ai fan di “Jurassic Park”. La confezione include una targhetta espositiva con il logo del film e alcune informazioni dettagliate sul dinosauro. Inoltre, il set presenta due minifigure che riproducono i personaggi di Ellie Sattler e Alan Grant, vestiti con gli abiti iconici della scena iniziale del film, quella dello scavo del Raptor. Infine, un piccolo ma significativo dettaglio è l’artiglio di raptor in dotazione alla minifigure di Alan, un rimando affettuoso ai fan del film.

Le dimensioni del set sono davvero impressionanti: una volta completato, il fossile di Tirannosauro misura oltre un metro di lunghezza (105 cm per la precisione) e 33 cm di altezza. Con 3.145 pezzi da assemblare, la costruzione richiede un po’ di tempo e pazienza, ma il risultato finale è senza dubbio una realizzazione straordinaria.

Uscita e prezzo

Il set LEGO “Fossili di dinosauro: Tirannosauro” #76968 sarà disponibile sul LEGO Store a partire dal 15 marzo 2025.

lego fossile tirannosauro

Il prezzo è pari a 249,99€, indubbiamente piuttosto impegnativo, ma del tutto giustificato dalle dimensioni di questo set da collezione.

Ti ricordiamo, inoltre, che con l’acquisto di questo set si accumulano ben 1.875 punti LEGO Insiders.

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