Il nuovo bonus sarà un aiuto economico per i genitori divorziati o separati che non riescono più a sostenere la spesa mensile dell’assegno di mantenimento per i figli: arriverà fino a 800 euro al mese.
Dalla Legge 21 maggio 2021, ossia quella denominata Decreto Sostegni, arriva un fondo destinato ad aiutare genitori lavoratori, separati o divorziati, in situazione di difficoltà lavorativa ed economica, a far fronte alle spese del mantenimento dei figli.
Con l’assegno unico per i figli, atteso per il 2022, arriva invece una manovra aggiuntiva che andrà ad aiutare una specifica categoria di genitori, ossia soltanto quei papà o mamme che si trovano in difficoltà a pagare l’assegno di mantenimento per i figli affidati all’altro genitore.
Quando arriverà il bonus?
Il bonus non è ancora attivo, e si dovrà aspettare un decreto attuativo, che però tarda ad arrivare. Dal 21 maggio, sono passati molto più di 60 giorni, termine entro cui normalmente deve essere pubblicato il decreto attuativo che ne specifica i termini, i requisiti, e chi ne può fare richiesta. Come riporta Quifinanza, alla riunione del Consiglio dei Ministri del 29 settembre di tutto si è parlato tranne che del bonus da 800 euro per genitori divorziati o separati. Eppure, i 10 milioni che coprivano il sostegno sono già stati stanziati.
Dal Decreto Legge si legge:
Art. 12-bis (Istituzione di un fondo per genitori lavoratori separati o divorziati al fine di garantire la continuità di erogazione dell'assegno di mantenimento). - 1. Al fine di garantire ai genitori lavoratori separati o divorziati, che in conseguenza dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività lavorativa, la possibilità di erogare l'assegno di mantenimento, è istituito presso il Ministero dell'economia e delle finanze per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri un fondo con una dotazione di 10 milioni di euro per l'anno 2021. - 2. Con le risorse del fondo di cui al comma 1 si provvede all'erogazione di una parte o dell'intero assegno di mantenimento, fino a un importo massimo di 800 euro mensili. -3. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono definiti i criteri e le modalità per l'erogazione dei contributi a valere sul fondo di cui al comma 1, anche ai fini del rispetto del limite di spesa di cui al presente articolo.
Come vediamo, sono passati più di 60 giorni ma la legge di conversione non si è ancora vista.
Il bonus comunque non è da intendersi come un sussidio, piuttosto come un piccolo sostegno economico (d’altronde solo 10 sono i milioni a disposizione), che andrebbe a coprire parzialmente o del tutto l’assegno di mantenimento ai figli per quei genitori che sono in difficoltà economica o lavorativa a causa del Covid-19.