Con l’inizio del nuovo anno, anche i pedaggi autostradali subiscono un inevitabile incremento: come di consueto, il 1° gennaio segna l’adeguamento delle tariffe in base all’inflazione programmata, ma quest’anno, almeno, l’aumento risulta meno marcato rispetto al passato.
In accordo con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le Autostrade per l’Italia, che gestiscono circa 2.800 chilometri di rete, vedranno un rialzo del 1,8% sulle tariffe, mentre altre tratte, come la Napoli-Pompei-Salerno, registreranno un incremento dell’1,67%.
Nonostante il rincaro, il Ministero afferma che non si tratta di un “aumento eccessivo”, una dichiarazione che trova fondamento nell’attuale tasso di inflazione contenuto. In effetti, senza le misure di sconto previste per gli utenti, l’incremento sarebbe stato superiore, raggiungendo il 3%.
A quanto ammonta l’incremento sui pedaggi autostradali?
Le tariffe per la rete autostradale italiana sono regolamentate in funzione dell’inflazione e delle necessità di manutenzione e sviluppo delle infrastrutture. L’aumento del 1,8% si applica soprattutto ai 2.800 chilometri di strada gestiti da Autostrade per l’Italia, una delle principali concessionarie del Paese. L’azienda è partecipata per l’88% dalla holding Reti Autostradali, che controlla la società attraverso un’alleanza tra il 51% di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), il fondo americano Blackstone (24,5%) e il fondo australiano Macquarie (24,5%).Oltre al rincaro sulle autostrade principali, alcune tratte come la Napoli-Pompei-Salerno vedranno aumenti moderati.
Tuttavia, altre 22 società concessionarie, che operano su porzioni meno significative della rete, non subiranno modifiche ai pedaggi. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha, inoltre, rassicurato che l’incremento non rappresenta un peso esorbitante per gli utenti, grazie all’azione contenitiva dell’inflazione e all’introduzione di misure compensative come gli sconti sulle tariffe.
Quali autostrade saranno interessate dall’aumento?
Come già sottolineato, l’adeguamento riguarda principalmente le tratte autostradali gestite dalla società Autostrade per l’Italia.
Nello specifico ecco le tratte autostradali in cui vengono applicati i pedaggi maggiorati.
- A1 (Autostrada del Sole): Milano-Napoli
- A3 (Napoli-Salerno): Napoli-Salerno
- A4 (Serenissima): Milano Fiorenza-Brescia Ovest
- A7 (Autostrada dei Giovi): Serravalle Scrivia-Genova Ovest
- A8 (Milano-Laghi): Milano-Varese
- A8/A26 (Diramazione Gallarate-Gattico): Gallarate-Innesto A26
- A9 (Milano-Laghi): Lainate-confine con la Svizzera
- A10 (Autostrada dei Fiori): Genova-Savona
- A11 (Firenze-Mare): Firenze-Pisa Nord
- A12 (Autostrada Azzurra): Genova-Sestri Levante
- A12 (Autostrada Azzurra): Civitavecchia-Roma
- A13 (Bologna-Padova): Bologna-Padova
- A14 (Adriatica): Bologna-Taranto
- A16 (Autostrada dei Due Mari): Napoli Est-Canosa di Puglia
- A23 (Alpe-Adria): Udine Nord-confine con l’Austria
- A26 (Autostrada dei Trafori): Genova Voltri – Innesto SS33
- Diramazione A26/A4 (Diramazione Stroppiana-Santhià): Stroppiana-Santhià
- Diramazione A26/A7 (Diramazione Predosa-Bettole): Predosa-Bettole di Tortona
- A27 (Autostrada d’Alemagna): Innesto A57-Pian di Vedoia
- A30 (Caserta-Salerno): Caserta-Salerno