Entro il 10 gennaio 2024 gli italiani dovranno passare le utenze di luce e gas al Mercato Libero. Ad essere investiti da questo obbligo saranno circa 9,5 milioni di consumatori che sono ancora sotto regime tutelato.
Inizialmente prevista a luglio 2019, la scadenza è stata più volte prorogata con vari decreti. L’ultimo rinvio prevede che i consumatori avranno tempo fino al 31 dicembre 2023 per usufruire del mercato tutelato, e a partire dal 10 gennaio 2024 dovranno decidere a quale operatore affidarsi.
Qualora questi non dovessero effettuare alcun trasferimento, la fornitura sarà assegnata d’ufficio tramite asta ad un nuovo operatore.
Cos’è il Mercato Libero di luce e gas?
In regime di Mercato Libero le condizioni economiche sono definite dal fornitore in un ambito di libera concorrenza.
Rientrano in tale mercato tutti i clienti che hanno abbandonato il Servizio di Maggior Tutela, ovvero il mercato dell’energia dove le condizioni economiche sono regolate dall’ARERA (Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e dove il fornitore coincide con il distributore per l’energia elettrica.
Il passaggio al mercato libero è gratuito e non implica la sostituzione o la chiusura dei contatori, ma unicamente il cambio di contratto con il quale è registrata la tua fornitura di luce e gas.
Come effettuare il passaggio al Mercato Libero?
Per lasciare il mercato tutelato dovrai semplicemente sottoscrivere un nuovo contratto di fornitura con un fornitore del Mercato Libero. Sarà il nuovo fornitore ad occuparsi di tutto, anche di comunicare all’attuale gestore del tutelato l’avvenuta disdetta del contratto in essere. Entro un mese arriveranno le bollette a nome del nuovo gestore.
Per passare al Mercato Libero dovrai scegliere il prezzo più conveniente a seconda delle tue esigenze: per trovare l’offerta più vantaggiosa puoi affidarti a CheTariffa.it.
Una volta individuato il fornitore che fa al caso tuo, dovrai fornire i seguenti dati in fase di sottoscrizione del nuovo contratto:
- Dati anagrafici dell’intestatario della fornitura;
- Codice POD per l’energia elettrica e codice PDR per il gas (codici identificativi dell’utenza), che trovi tra i dati di fornitura nell’ultima bolletta;
- Indirizzo di fornitura e indirizzo di fatturazione se diverso dal primo;
- Indirizzo email se scegli di ricevere le bollette tramite posta elettronica;
- Se scegli un’offerta web, occorrerà presentare anche l’IBAN per l’accredito automatico della bolletta su conto corrente.