Il Decreto Energia 181/23 è stato finalmente approvato dal Consiglio dei Ministri ma non prevede alcuna proroga dell’obbligo di passaggio al mercato libero per la fornitura di luce e gas.
Le date di scadenza per abbandonare il mercato tutelato sono fissate al 10 gennaio 2024 per il gas, mentre per l’energia elettrica il termine ultimo, che doveva essere il 1° aprile 2024, è slittato al 1° luglio 2024.
Già dallo scorso settembre i clienti che si trovano ancora nel mercato tutelato hanno ricevuto una comunicazione che li informa sulle loro opzioni per l’immissione sul mercato libero all’inizio del prossimo anno.
Ma scopriamo nel dettaglio cos’è il mercato libero, cosa cambierà a partire dal 2024 e come vengono tutelati i consumatori più vulnerabili.
Cos’è il mercato libero di luce e gas?
In regime di Mercato Libero le condizioni economiche sono definite dal fornitore in un ambito di libera concorrenza.
Rientrano in tale mercato tutti i clienti che hanno abbandonato il Servizio di Maggior Tutela, ovvero il mercato dell’energia dove le condizioni economiche sono regolate dall’ARERA (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e dove il fornitore coincide con il distributore per l’energia elettrica e il gas.
Il passaggio al mercato libero è gratuito e non implica la sostituzione o la chiusura dei contatori, ma unicamente il cambio di contratto con il quale è registrata la tua fornitura di luce e gas.
Ad ogni modo, i clienti “vulnerabili” riceveranno un trattamento diverso rispetto agli utenti “non vulnerabili”.
Chi sono i clienti “vulnerabili” e che tutele avranno?
L’ARERA definisce “vulnerabili” i clienti (famiglia e condomini) che rientrano in una o più delle seguenti categorie:
- hanno più di 75 anni;
- si trovano in condizioni “economicamente svantaggiate”, perché per esempio ricevono dei bonus;
- sono soggetti con disabilità;
- l’utenza di cui sono intestatari fa parte di una struttura abitativa di emergenza che hanno ricevuto a seguito di eventi calamitosi.
Chi soddisfa anche solo uno di questi requisiti, in caso di mancata azione entro il 10 gennaio 2024, sarà trasferito a un’offerta PLACET* del fornitore.
Una sorta di mercato ibrido, a metà tra tutelato e libero, che punta a tutelare la parte di popolazione più debole e, appunto, “vulnerabile”.
Come si devono comportare i clienti “non vulnerabili”?
Se non rientri nelle categorie elencate nel paragrafo precedente, sei considerato un cliente domestico “non vulnerabile”. In quanto tale, puoi scegliere se:
- richiedere al tuo venditore o a un altro venditore di essere servito come vulnerabile compilando un modulo apposito di autocertificazione.
- scegliere l’offerta più conveniente dell’operatore con cui hai attualmente un contratto;
- scegliere l’offerta più conveniente di un altro operatore.
In caso di mancata sottoscrizione di un nuovo contratto di fornitura o della mancata accettazione delle condizioni del fornitore entro il 10 gennaio 2024, l’ARERA stessa specifica che:
Come trovare l’offerta migliore nel mercato libero?
Sottolineiamo che, fino al 10 gennaio 2024, tanto i clienti non vulnerabili come quelli vulnerabili possono scegliere una qualunque offerta del mercato libero ritenuta adeguata già da oggi!
Ma come individuare la tariffa che più si addice alle proprie esigenze in un mercato libero che presenta una montagna di offerte differenti?
Per trovare l’offerta più vantaggiosa ti consigliamo di utilizzare piattaforme che confrontano i piani dei vari fornitori a seconda delle tue necessità. Ad esempio, puoi utilizzare il portale delle offerte gestito dall’ARERA o affidarti alla consulenza professionale e gratuita di CheTariffa.it.
Una volta individuato il fornitore, se non coincide con quello con cui hai già un contratto nel mercato tutelato, dovrai sottoscrivere il nuovo contratto fornendo i seguenti dati:
- dati anagrafici dell’intestatario della fornitura;
- codice POD per l’energia elettrica e codice PDR per il gas (codici identificativi dell’utenza), che trovi tra i dati di fornitura nell’ultima bolletta;
- indirizzo di fornitura e indirizzo di fatturazione se diverso dal primo;
- indirizzo email se scegli di ricevere le bollette tramite posta elettronica;
- se scegli un’offerta web, occorrerà presentare anche l’IBAN per l’accredito automatico della bolletta su conto corrente.