Il caro-prezzi segue inesorabile a gravare sempre di più sul portafoglio degli italiani: ad essere investiti da forti incrementi di prezzo questo mese sono gli alimenti generalmente consumati a colazione.
Questo è ciò che ha rilevato l’analisi fatta dalla Coldiretti sui dati Istat sull’inflazione ad agosto, comparando i prezzi con quelli di agosto 2021.
Dai biscotti (+9,8%) al latte a lunga conservazione (+19%), dal pane (+13,6%) allo zucchero (+14,9%), fino a burro (+33,5%) e marmellate (+7,9%). Anche yogurt e frutta non sono rimaste illese, subendo un rincaro rispettivamente pari a +12,1% e +8,3%
Per non parlare poi del prezzo del caffè, la bevanda preferita dagli italiani a colazione, che ha riscontrato un aumento del 6,7% rispetto a un anno fa.
La situazione non migliora neanche per chi preferisce la colazione continentale, con le uova che hanno raggiunto un rincari pari al +15,2% e i salumi un +6,8%.
Costi di produzione in forte aumento
Ma i rincari non colpiscono colo i consumatori finali. I produttori si ritrovano a fare i conti con costi di produzione in continuo aumento.
Il motivo? Sempre lo stesso: l’esplosione delle bollette di luce, gas, carburanti e mangimi che sta portando sull’orlo della chiusura migliaia di stalle dove l’attività non si può fermare senza arrivare ad abbattere gli animali.
Al tutto si aggiungono i rincari sul costo dei materiali per il confezionamento: comparato con un anno fa, il vetro ha registrato un aumento del 30%, il tetrapak del 15%, il cartone del 45% e la plastica del ben 70%.
Gli stessi Granarolo e Lactalis hanno lanciato l’allarme, denunciando il rischio che il prezzo del latte possa arrivare a superare la soglia dei 2€ al litro!
Come risparmiare?
La tendenza sempre più diffusa è quella di andare a caccia dei prezzi più bassi anche cambiando più punti vendita, approfittando di offerte, promozione e buonus spesa.
Accanto alla formula tradizionale del 3×2 ed ai punti a premio si sono moltiplicate e differenziate le proposte delle diverse catene: dalle vendite sottocosto che devono seguire regole precise ai buoni spesa.
Nonostante questo, dall’analisi Coldiretti sui dati Istat relativi al commercio al dettaglio nel primo semestre 2022, risulta che gli italiani quest’anno hanno speso per i prodotti alimentari il 3,1% in più per acquistare però una quantità ridotta del 3%.