Bologna è sempre più cara: secondo una recente inchiesta di Fanpage, il caro-affitti nella città emiliana è diventato ormai insostenibile.
Molti proprietari hanno infatti deciso di approfittare della grande attrattiva di Bologna per il turismo di massa per trasformare i propri immobili in locazioni turistiche. Da ormai diversi anni infatti Bologna è uno dei poli principali del turismo ma anche del business: oltre ad offrire ampie opportunità di investimento, Bologna è ottimamente collegata con altre città d’Italia, ha un grande aeroporto, e si trova a solo un’ora, massimo due, da tantissime altre mete turistiche quali Venezia, Milano, Verona, Parma, Rimini, Firenze.
Insomma, le opportunità di guadagno per i numerosi proprietari di immobili sono ampiamente maggiori con gli affitti turistici: così, il centro di Bologna sta vivendo da alcuni anni un processo di gentrificazione che sta spingendo sempre più fuori studenti, giovani e famiglie.
Una stanza in centro costa anche più di 600 euro
Vivere e studiare a Bologna significa cercare in affitto una stanza in centro, singola o doppia in un appartamento condiviso con altri studenti. Ma vivere in centro, per essere ad una giusta distanza a piedi o in bicicletta dal polo universitario è diventato carissimo.
Nell’inchiesta di Fanpage, vengono ad esempio intervistati Francesca, 21 anni, che vive in un appartamento di 6 persone con una stanza singola a 396 euro al mese, e Andrea, che condivide una stanza a 240 euro ma che sta cercando una nuova casa dallo scorso luglio. E nei racconti degli studenti ci sono anche stanze che superano i 600 euro, in una casa di 5 persone con un solo bagno.
Solo i più ricchi possono stare in centro
La situazione è diventata insostenibile per la decisione di tantissimi proprietari di affidarsi al canone più sicuro e più redditizio degli affitti sulle piattaforme turistiche, come Booking e AirBnb. Lì un appartamento può costare benissimo anche 100 euro al giorno e non ci sono problemi di pagamento del canone o di reimpossessamento dell’immobile: possono decidere in autonomia quando non dare disponibilità all’affitto e non hanno morosità.
Anche i residence studenteschi si adattano al nuovo mercato, e vengono così costruiti nuovi stabili che rassomigliano sempre più ad hotel di lusso, dove gli studenti possono coabitare, ma in stanze singole e con ogni amenità: piscina, palestra, aule studio. È il metodo anglosassone, quello di fornire residence all’avanguardia e modernissimi, con un costo davvero però insostenibile per la maggior parte degli studenti italiani.
Un esempio? Il The Student Hotel di via Fioravanti a Bologna, un nuovo residence universitario dove una doppia costa sui 400 euro, e una singola dai 600-700 euro. E ad occuparli sono soprattutto gli studenti stranieri.
Così, tantissimi studenti decidono di abbandonare la città, rinunciando alla vita universitaria: ora l’Ateneo offre la possibilità di seguire anche online. Ma c’è anche chi a Bologna è venuto per lavorare e non può farlo in smart: per questi, e anche per alcuni studenti, la scelta è di andare a vivere nei centri della provincia, con prezzi certamente più bassi ma con la spesa extra dei costi di trasporto.
Secondo SoloAffitti, Bologna è diventata la quarta città più cara d’Italia per le locazioni di immobili, dietro solo a Milano, Roma e Trento.