Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Amazon sta per eliminare molti dei suoi marchi, per lasciare spazio solo ai marchi più riconoscibili:
- Amazon Essentials per l’abbigliamento;
- Amazon Collection per i gioielli;
- Amazon Aware per abbigliamento, prodotti per la casa, prodotti di bellezza a emissioni zero di CO2.
Amazon è quindi pronto ad abbandonare un totale di 27 marchi. Qualche esempio? Nell’area dell’abbigliamento Lark & Ro, Daily Ritual e Goodthreads o nell’ambito dell’arredamento Rivet e Stone & Beam.
Perché Amazon ha deciso di chiudere numerosi marchi?
Quest’operazione troverebbe le sue radici sia in motivi commerciali, sia nella necessità di rispondere ad alcune accuse provenienti dalle autorità americane di regolazione del mercato.
Quanto al primo aspetto, il colosso dell’e-commerce possiede 45 diversi marchi, per un totale di circa 243.000 articoli. Molti di questi, però, non sono ben riconosciuti dagli utenti come prodotti Amazon e, di conseguenza, non sono acquistati con la stessa fiducia di un prodotto, ad esempio, di Amazon Essentials.
Il basso numero di vendite di numerosi brand Amazon meno riconosciuti ha dunque portato alla decisione di ridimensionare l’offerta.
Amazon sotto accusa per pratiche commerciali anticompetitive
Alla volontà di razionalizzare maggiormente i listini, si aggiunge il fatto che Amazon, che da anni offre ad aziende terze uno spazio per la vendita dei loro prodotti, è accusato dalla Federal Trade Commission di perpetrare pratiche commerciali anticompetitive. Nello specifico, si ricrimina alla nota piattaforma di vendita di sfruttare l’algoritmo di ricerca del negozio virtuale per far emergere i propri prodotti a discapito di quelli della concorrenza.
Non è la prima volta però che Amazon finisce sotto il mirino di enti a tutela del consumatore. Già nel 2020, infatti, ebbe problemi con l’antitrust per aver utilizzato i dati di vendita dei prodotti di terze parti per sviluppare alternative con il proprio marchio.
Amazon respinge ogni accusa, affermando che i prodotti contestati contano per meno dell’1% dei suoi guadagni e, di conseguenza, è disposto a toglierli dallo store online per chiudere la questione.
Probabile arrivo di svendite di stock su Amazon
Secondo il Wall Street Journal nessun nuovo prodotto sarà aggiunto ai listini dei brand in fase di dismissione. I prodotti di questi brand che vendono meglio saranno in futuro venduti con altri marchi, quelli che non sono molto acquistati saranno disponibili solo fino a esaurimento.
È molto probabile quindi che Amazon, nei prossimi mesi, proponga stock di prodotti ancora invenduti con forti sconti, per accelerare le vendite ed eliminare i “brand in eccesso” che non hanno riscontrato grandi risultati in questi anni.
Un’eccellente occasione per proporre questi articoli in offerta sarà sicuramente il prossimo Prime Day di ottobre 2023, che prende il nome di Festa delle Offerte Prime, appena annunciato dal colosso dell’e-commerce e dedicato a tutti gli abbonati Prime.
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