Amazon e l’Intelligenza Artificiale: guerra ai prodotti contraffatti e previsioni d’inventario

Scopri come Amazon utilizza l'Intelligenza Artificiale per riconoscere prodotti contraffatti e per ottimizzare la logistica nei magazzini e impara anche tu a ottimizzare ogni aspetto dell'operatività del tuo business imparando a sfruttare al massimo l'AI!
prodotti contraffatti amazon intelligenza artificiale

Quando pensiamo ad Amazon, spesso immaginiamo un semplice sito di e-commerce online dove milioni di utenti acquistano tutto ciò di cui hanno bisogno. Tuttavia, ciò che rende Amazon un leader globale nel settore non è solo la vastità del catalogo o la velocità delle consegne, ma anche l’uso strategico e innovativo dell’intelligenza artificiale (AI). Dietro ogni suggerimento personalizzato, ogni ricerca veloce e ogni esperienza d’acquisto senza intoppi, c’è un ecosistema di algoritmi avanzati e tecnologie di machine learning progettate per migliorare ogni aspetto del processo di vendita.

In questo articolo esploreremo come l’AI opera dietro le quinte di Amazon, trasformando lo shopping online in un’esperienza unica che anticipa i bisogni dei clienti e migliora continuamente l’esperienza utente.

Previsioni di inventario: l’AI garantisce la disponibilità dei prodotti

Un fattore che contribuisce al successo di Amazon nell’e-commerce online è la disponibilità dei prodotti. Grazie ad algoritmi di AI che fanno previsioni sulla domanda, Amazon sa sempre quanti prodotti è necessario avere in magazzino per soddisfare la richiesta.

Amazon Inventory Forecast

Questi algoritmi, noti come “Inventory Forecast”, si basano sulla previsione dell’andamento di serie temporali. Utilizzano lo storico temporale delle vendite e altri dati come:

  • Tipologia e caratteristiche del prodotto
  • Prezzo
  • Festività
  • Meteo
  • Traffico sul sito web

L’algoritmo è in grado di fornire stime precise della domanda di un dato prodotto, dalle successive ore ai mesi futuri.

Sicurezza e originalità di Amazon: l’Intelligenza Artificiale contro i prodotti contraffatti

Se il prodotto che hai scelto non è venduto e spedito direttamente da Amazon, entra in gioco un’altra AI: quella che assicura che il venditore non proponga prodotti contraffatti.

Il colosso dell’e-commerce sfrutta algoritmi di computer vision per analizzare le foto dei prodotti caricati sul suo store e LLMs per analizzarne descrizioni e caratteristiche. In caso di anomalie, la vendita del prodotto viene bloccata, garantendo uno shopping sicuro per gli utenti.

Logistica avanzata: robotica e AI nei magazzini

Ora puoi procedere all’ordine e, nel giro di 24 ore o pochi giorni, avrai la tua nuova TV. Ma come fa Amazon a spedire prodotti in tutto il mondo in così poco tempo? Ancora una volta, il merito va all’intelligenza artificiale utilizzata sia nella gestione dei magazzini che nell’ottimizzazione dei percorsi dei suoi corrieri.

Dal 2021 al 2023, il numero di robot all’interno dei magazzini Amazon è più che raddoppiato: dai robot tradizionali (capaci di individuare i prodotti con QR code) a quelli più avanzati (come Prometeus), che sono in grado di muoversi in maniera intelligente. Per non parlare, poi, dei macchinari intelligenti che sono in via di sviluppo, come robot umanoidi (come Digit) e bracci robotici avanzati (come Robin).

Anche la posizione dei prodotti all’interno dei magazzini è indicata dall’Intelligenza Artificiale. Amazon utilizza gli algoritmi di AI per l’ottimizzazione delle rotte di consegna (in base a traffico e condizioni meteo) e il forecasting, riuscendo a prevedere dove è più conveniente rifornire certi prodotti e le aree in cui saranno maggiormente richiesti.

m-ai: l’Intelligenza Artificiale al servizio delle piccole e medie imprese

Non è necessario essere Amazon per sfruttare le potenzialità dell’intelligenza artificiale nel proprio business. m-ai offre soluzioni AI personalizzate per piccole e medie imprese, aiutandole a ottimizzare i processi e incrementare le vendite.

Strumenti simili a quelli utilizzati da Amazon possono essere implementati per migliorare l’efficienza operativa, comprendere meglio i clienti e offrire esperienze e prodotti migliori. Con semplici applicazioni mirate, è possibile ottenere risultati tangibili e rivoluzionari che possono fare la differenza nel mercato competitivo di oggi.

Come il caso Amazon insegna, sfruttare l’intelligenza artificiale oggi è cruciale: la disparità di performance delle aziende che sfruttano l’AI rispetto a quelle che non la applicano è abissale, quest’ultime sono destinate a essere tagliate fuori dal mercato.

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Set LEGO in offerta per San Valentino, a ruba su Amazon!

In cerca del regalo perfetto per la tua dolce metà? A San Valentino regala un set LEGO: ecco una lista dei più amati, in offerta su Amazon.
lego san valentino

San Valentino è alle porte, e quale miglior modo di sorprendere la tua dolce metà con un regalo che stimola la creatività e offre ore di divertimento? Stiamo parlando dei set LEGO, uno dei regali più amati e apprezzati di sempre, molti dei quali stanno andando a ruba su Amazon.

Mazzi di fiori, piante e oggetti a tema “amore” sono le costruzioni in mattoncini perfette per sorprendere con la sua intramontabile magia.

Con diversi livelli di difficoltà, i LEGO sono ideali anche per chi cerca qualcosa di speciale da fare in coppia: un regalo che va oltre il gioco, diventando una vera e propria esperienza da condividere.

I set LEGO da regalare a San Valentino più amati e acquistati su Amazon

Ecco una lista dei set LEGO in offerta che stanno riscuotendo maggior successo in questo mese di caccia al regalo perfetto per San Valentino. Approfittane prima che esauriscano le scorte!

LEGO Botanicals Rose – Fiori Finti Compatibili con Bouquet di Fiori Artificiali

11,99 € 14,99 €

LEGO Botanicals Girasoli

11,99 € 14,99 €

LEGO Botanicals Mini-Orchidea

24,57 € 29,99 €

LEGO Botanicals Albicocco Giapponese

23,99 € 29,99 €

LEGO Cuore Ornamento

10,39 € 12,99 €

LEGO Botanicals Bambù del Buon Auspicio

23,99 € 29,99 €

LEGO Botanicals Crisantemo

23,99 € 29,99 €

LEGO Art LOVE, Modellino da Costruire Iconica Scultura Pop di Robert Indiana

63,99 € 79,99 €

LEGO Botanicals Bouquet di Fiori Rosa, Piante Finte Artificiali per Decorazioni Casa con Margherite, Fiordalisi e Sambuco

47,99 € 59,99 €

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Netflix: in arrivo un nuovo aumento dei prezzi anche in Italia?

Aumenti in vista per gli abbonamenti Netflix: ecco gli incrementi che stanno registrando i prezzi a livello globale e come potrebbero cambiare in Italia.
netflix aumento prezzi

Negli ultimi anni, Netflix ha raggiunto ben 300 milioni di abbonati in tutto il mondo. Questo enorme successo non si è fermato nemmeno durante l’ultimo quadrimestre, quando la piattaforma ha visto un incremento di 19 milioni di nuovi iscritti, il più alto mai registrato.

Tuttavia, nonostante questi numeri impressionanti, la compagnia sembra cercare ulteriori fonti di guadagno, come dimostra l’aumento dei prezzi degli abbonamenti Netflix in vari mercati globali. Al momento l’azienda ha innalzato i costi per i suoi piani più popolari in 4 Paesi, ma il numero di mercati è destinato ad aumentare.

L’ aumento dei prezzi Netflix nei mercati globali

In un’operazione che coinvolge vari Paesi, Netflix ha deciso di aumentare i costi dei suoi abbonamenti principali in mercati chiave: stiamo parlando di Stati Uniti, Canada, Portogallo e Argentina. Qui gli utenti vedranno una crescita dei prezzi per il piano base con pubblicità, il piano standard e il piano premium.

Ad esempio, per gli Stati Uniti, si parla dei seguenti incrementi di prezzo:

  • 7,99 dollari al mese il piano con pubblicità;
  • 17,99 dollari al mese il piano Standard;
  • 24,99 dollari il piano Premium.

Le previsioni indicano che, sebbene il panorama globale si diversifichi, è molto probabile che questi aumenti vengano estesi anche ad altri mercati, Italia compresa.

Il futuro dei prezzi Netflix in Italia

Attualmente, in Italia, la situazione rimane stabile, con i costi degli abbonamenti Netflix invariati rispetto al passato. Il piano Standard con pubblicità è fissato a 6,99 euro al mese, mentre il piano Standard è a 13,99 euro e il Premium a 19,99 euro. Tuttavia, non è difficile prevedere che anche nel nostro Paese potrebbero esserci modifiche nei prossimi mesi, bisogna solo rimanere in attesa della notizia ufficiale.

Un altro aspetto che non può essere trascurato è la modifica della politica sulle condivisioni domestiche, un fattore che potrebbe influenzare l’esperienza degli utenti italiani. La piattaforma ha, infatti, introdotto nuove regole che limitano la possibilità di condividere l’abbonamento con persone che non appartengono al nucleo familiare, una mossa che potrebbe portare a un ulteriore aumento delle spese per chi, fino a oggi, si era organizzato in modo più flessibile.

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Polemica DAZN: l’offerta da 9,99€/mese sospesa in anticipo per i reclami degli abbonati

Da promo vantaggiosa a beffa per gli abbonati storici: l'ultima offerta sul piano DAZN Standard ha scatenato una pioggia di critiche. Ecco perché è stata sospesa prima del previsto.
polemica offerta dazn

Il panorama delle pay tv sportive ha visto negli ultimi anni un cambiamento significativo con l’ingresso di DAZN, un operatore che negli anni ha cercato di conquistare il mercato offrendo contenuti sportivi a prezzi relativamente più competitivi.

Tuttavia, sin dal suo arrivo, questa piattaforma streaming non è stata immune da critiche, inizialmente per la qualità dei servizi e le problematiche tecniche riscontrate durante le partite, poi per le polemiche legate alla gestione delle offerte e dei prezzi, come quella lanciata pochi giorni fa che permetteva di abbonarsi a DAZN Standard con soli 10 euro al mese, senza alcun vincolo. Una scelta che ha suscitato forte indignazione tra gli utenti storici della piattaforma che, invece, per accedere ai medesimi contenuti hanno pagato un prezzo ben più alto.

Polemica sull’offerta di DAZN, sospesa in anticipo

L’offerta di qualche giorno fa, che prevedeva un pagamento mensile di soli 9,99 euro senza alcun vincolo per accedere a tutti i contenuti calcistici (compresa metà campionato di Serie A), ha rappresentato una svolta per chi voleva risparmiare pur non rinunciando ai contenuti sportivi.

Tuttavia, la comparsa di tale offerta ha suscitato malumori tra i tifosi che avevano sottoscritto abbonamenti a prezzi ben più elevati solo pochi mesi prima. Chi aveva pagato cifre consistenti per l’accesso ai medesimi contenuti ha visto nella promozione una vera e propria ingiustizia, con un evidente squilibrio tra vecchi e nuovi abbonati. Il paragone tra i 70 euro totali (9,99 euro al mese per 7 mesi) per la metà del campionato offerti ai nuovi iscritti e i 240 euro spesi dagli utenti fedeli per accedere all’intero campionato ha alimentato il risentimento. In questo clima di insoddisfazione, non sono mancati i rimproveri alla piattaforma per quella che molti considerano una gestione poco trasparente e disorganizzata delle proprie politiche di pricing.

La decisione di sospendere l’offerta il 22 gennaio (come notato anche dai nostri utenti), ben prima della data prevista per la sua chiusura programmata per il 26 gennaio, ha ulteriormente esasperato gli animi: questo cambiamento repentino ha sollevato dubbi sulla strategia commerciale di DAZN, che ha mostrato una gestione poco stabile e forse una risposta troppo impulsiva alle polemiche. Il fatto che l’offerta fosse stata così pubblicizzata sui social ha creato un ulteriore disguido, con una parte del pubblico che si è sentita tradita dalla rapidità della sua cancellazione.

Strategia poco chiara e clienti sempre più insoddisfatti

DAZN, nel corso dei suoi anni di attività, ha dovuto affrontare numerose sfide legate alla gestione delle proprie offerte e dei contenuti sportivi. Se l’ingresso sul mercato aveva inizialmente portato un’ondata di entusiasmo grazie a tariffe più basse rispetto ai concorrenti, ben presto sono emerse le difficoltà legate alla qualità del servizio. Tra interruzioni di trasmissione e problemi di messa in onda, i tifosi hanno dovuto fare i conti con un’esperienza di fruizione che non sempre è stata all’altezza delle aspettative. A ciò si sono aggiunti i continui aumenti dei prezzi, che hanno progressivamente reso i pacchetti più onerosi, allontanando una parte del pubblico.

Le ripetute modifiche alle offerte, come l’introduzione di pacchetti speciali o promozioni a breve termine, non hanno fatto altro che alimentare il malcontento tra i vecchi abbonati, che si sono sentiti penalizzati rispetto a chi aderiva a nuove offerte più convenienti.

La piattaforma ha alternato politiche aggressive per attirare nuovi utenti con l’esigenza di recuperare il margine di profitto perso a causa della concorrenza e dei costi dei diritti sportivi. Un circolo vizioso che ha contribuito a minare la fiducia dei tifosi e a creare una situazione di instabilità nelle offerte, spingendo molti verso soluzioni alternative, come la pirateria.

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Marco
Marco
7 giorni fa

Offerte per i nuovi abbonati e prezzi standard lasciati ai vecchi che hanno sempre pagato ci sono sempre state , sin dai tempi di Telepiu , Stream etc. , questa politica esiste da decenni

Matteo
Matteo
6 giorni fa

Ma quindi, se sono riuscito aa attivare la promo, questa viene mantenuta oppure è cancellata?

BestTips
BestTips
6 giorni fa

Ma fatevi una IPTV, con 200€ avete accesso a tutto per 1 anno e mezzo

Videogiochi a più di 100€? Con GTA 6 sembra in arrivo un aumento generalizzato dei prezzi

Secondo l'analista Matthew Ball, GTA 6 potrebbe segnare un ingente aumento dei prezzi dei videogiochi, necessari per coprire i crescenti costi di sviluppo.
aumento prezzi videogiochi

Il futuro dei videogiochi potrebbe vedere un significativo aumento dei prezzi, con alcuni titoli AAA che potrebbero superare gli 80 dollari al lancio. Matthew Ball, analista ed ex produttore di giochi, prevede nel suo report “State of Video Gaming in 2025” che il costo di titoli come GTA 6 possa addirittura avvicinarsi ai 100 dollari. Questo incremento sarebbe il risultato dei crescenti costi di sviluppo, legati all’aspirazione di offrire esperienze di gioco sempre più sofisticate e immersive. Se GTA 6 dovesse adottare questa strategia, altre aziende del settore potrebbero seguirne l’esempio, portando a un rialzo generalizzato dei prezzi.

Ovviamente, questa evoluzione dei costi non è vista di buon occhio dai consumatori, che già considerano i videogiochi abbastanza costosi. Le case di sviluppo, tuttavia, giustificano tale aumento come necessario per coprire i crescenti investimenti richiesti dalla creazione di giochi complessi e di alta qualità. In questo scenario, dunque, sorge spontaneo domandarsi la domandarsi se un prezzo più alto possa davvero corrispondere a una migliore esperienza di gioco, e se il valore per il consumatore sarà sufficiente a giustificare tale incremento.

L’equilibrio tra valore e costo: il futuro dei prezzi nei videogiochi

Nonostante le previsioni di Ball, non è certo che GTA 6 sarà il primo gioco a raggiungere il prezzo di 100 dollari. Strauss Zelnick, CEO di Take-Two Interactive, ha recentemente dichiarato che l’azienda si concentra principalmente sul valore che offre ai consumatori, piuttosto che sul prezzo in sé. Secondo Zelnick, l’obiettivo è garantire che l’esperienza di gioco superi di gran lunga il costo richiesto, assicurando che i giocatori ricevano sempre un prodotto di qualità superiore. In altre parole: il valore dell’esperienza è un fattore chiave nella determinazione del prezzo, piuttosto che un semplice aumento basato su fattori economici.

Anche se l’industria dei videogiochi sembra orientata verso un aumento dei prezzi, la concorrenza e le aspettative dei consumatori potrebbero spingere le aziende a mantenere un equilibrio tra costi e qualità. Nonostante la pressione per coprire i crescenti costi di sviluppo, le case di produzione potrebbero dover essere caute nell’introdurre nuove fasce di prezzo, per evitare di alienare il pubblico.

La sfida sarà quella di trovare un giusto compromesso che soddisfi sia gli sviluppatori che i giocatori, mantenendo il settore sostenibile e in grado di offrire esperienze sempre più coinvolgenti.

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