Quest’anno tutti gli utenti hanno dovuto abbandonare il mercato tutelato di luce e gas per approdare su quello libero, dove le condizioni economiche delle tariffe sono definite dal fornitore in un ambito di libera concorrenza. Tutti hanno dovuto rispettare questo obbligo tranne i clienti che rientrano nella categoria di “vulnerabili” che, in quanto tali, continuano ad essere protetti da Arera avendo accesso ad un’offerta PLACET*.
Ebbene, l’Autorità per l’energia stessa ha annunciato che il prezzo fisso della bolletta elettrica dei clienti vulnerabili subirà un aumento del 12% nel prossimo trimestre luglio-settembre 2024, a causa della fine del trend al ribasso dei prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica.
Quindi i clienti vulnerabili pagheranno di più la luce rispetto allo scorso anno? Paradossalmente no! La spesa per la luce del cliente tipo tra il 1° ottobre 2023 e il 30 settembre 2024 sarà di circa 514 euro, il ossia più del 40% in meno rispetto ai 12 mesi precedenti.
Chi sono i clienti “vulnerabili” che andranno incontro all’aumento in bolletta?
L’ARERA definisce “vulnerabili” i clienti (famiglia e condomini) che rientrano in una o più delle seguenti categorie:
- hanno più di 75 anni;
- si trovano in condizioni “economicamente svantaggiate”, perché per esempio ricevono dei bonus;
- sono soggetti con disabilità;
- l’utenza di cui sono intestatari fa parte di una struttura abitativa di emergenza che hanno ricevuto a seguito di eventi calamitosi.
Ad oggi sono ben 3,8 milioni i clienti che soddisfano uno o più di questi requisiti, e hanno quindi diritto ad accedere alla tariffa fissa. Tuttavia, Arera continuerà ad aggiornare trimestralmente le condizioni economiche della maggior tutela.
E i clienti non vulnerabili che ancora non sono passati al mercato libero?
Se sei, invece, un cliente non vulnerabile e ancora non hai scelto un fornitore di energia nel mercato libero, entrerai automaticamente nel servizio a tutele graduali, predisposto da Arera per garantire la continuità della fornitura ai clienti che non avranno un fornitore dal mercato libero al momento della rimozione del servizio di maggior tutela.
Le condizioni di fornitura di tale servizio dureranno poco meno di tre anni, fino al 31 marzo 2027. Dopodiché, in mancanza di una scelta espressa, i clienti continueranno a essere riforniti dallo stesso venditore, ma sul mercato libero.
L’Unione Nazionale dei Consumatori si è espressa con un giudizio molto positivo al riguardo: