Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato che il sistema di incentivi auto nel 2024 subirà ingenti modifiche, prevedendo un aumento netto dell’agevolazione economica che, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe raggiungere un massimo di 13.750 euro.
In sintesi, il nuovo piano prevede 3 obiettivi principali:
1. Svecchiare il parco circolante italiano che è il più vecchio in Europa, andando a rottamare le vetture più inquinanti.
2. Supportare le famiglie meno abbienti.
3. Privilegiare i prodotti italiani.
I nuovi incentivi auto 2024
Quando saranno disponibili
Si attende un Dpcm entro gennaio, che prevederà la revisione formale del sistema attuale di ecoincentivi, a sua volta regolato dal Dpcm 6 aprile 2022. Tuttavia, l’entrata in vigore del nuovo sistema non avverrà prima di fine febbraio.
Nel frattempo, dovrebbe restare in vigore l’attuale regime, a patto che sia firmato il decreto direttoriale per attivare la piattaforma con i vecchi incentivi (cosa che dovrebbe accadere entro i primi giorni di gennaio).
Quale sarà la nuova struttura
I dettagli ancora non sono stati svelati, ma il ministro Adolfo Urso ha anticipato che questo nuovo piano conta su un fondo complessivo di quasi un miliardo di euro: 610 milioni già stanziati per il 2024 e 320 milioni avanzati nel 2023.
Pare che la nuova struttura punti a premiare in misura crescente l’acquisto di vetture dalla fascia 61-135 grammi di CO2 alle meno inquinanti, elettriche e Plug-in, prevedendo maggiorazioni per chi rottama vetture più vecchie a partire dalle Euro 0 ed Euro 1. Il contributo potrà arrivare fino a 11.000 euro. Nel caso di ISEE sotto i 30.000 euro, ci sarà un ulteriore aumento e l’Ecobonus potrà arrivare fino a 13.750 euro.
A tal proposito, il vice-presidente ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) Marco Stella ha sottolineato:
In più, sembra che i nuovi incentivi auto 2024 saranno riaperti alle persone giuridiche, incluse le società di noleggio.
Tuttavia, al momento non c’è ancora nulla di certo. Bisognerà attendere il Dpcm previsto per gennaio 2024 per comprendere nel dettaglio come saranno strutturati e a chi saranno ricolti i nuovi incentivi. Lo puntualizza lo stesso Marco Stella, affermando che non si può “anticipare ufficialmente nulla rispetto all’ammontare dei sostegni per le diverse categorie di vetture” e che le tabelle che stanno circolando non provengono da fonti ufficiali.