Da mesi si parlava della riapertura del bonus trasporti, un incentivo di 60 euro per nucleo familiare stanziato per aiutare lavoratori, studenti, famiglie e pensionati nell’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico – sia locale, regionale e interregionale, sia di trasporto ferroviario nazionale.
Tale bonus era stato già avviato lo scorso aprile, ma ha ben presto visto la sua fine a causa di un repentino esaurimento dei fondi. Nella giornata del 1° settembre lo Stato ha riaperto le richieste: dalle ore 8 del mattino infatti è stato possibile presentare domanda per l’incentivo, ma in pochi minuti il portale è stato preso d’assalto da oltre 500mila di utenti collegati in contemporanea, andando a creare una coda praticamente infinita. Solamente i primissimi più veloci (e fortunati) sono riusciti a presentarne effettivamente domanda, mentre tutti gli altri in attesa già pochi minuti oltre le 9 sono stati sorpresi da un messaggio a schermo che indicava l’esaurimento dei fondi.
Di conseguenza solamente poco più di 33mila italiani sono riusciti a richiedere l’incentivo, per cui questa volta erano stati stanziati un totale di 2 milioni di euro. Tutti gli esclusi potranno riprovarci il prossimo 1° ottobre, data in cui partirà una nuova possibilità per presentare domanda per il bonus trasporti 2023, nella medesima modalità.
Furio Truzzi, presidente dell’associazione a tutela dei diritti dei consumatori Assoutenti, dichiara che «La vicenda del bonus trasporti dimostra ampie fasce di povertà a cui va data una sicura risposta non solo fino a esaurimento dei fondi ma di tutta la graduatoria di chi ha presentato la domanda. […] L’esperienza del passato ci insegna che i click day in Italia sono sempre un fallimento, con siti che vanno in tilt e attese infinite per gli utenti. Anche stavolta, alla riapertura delle domande per il bonus trasporti, stiamo assistendo a disservizi e ritardi a danno dei consumatori, che portano molti cittadini a desistere nella richiesta degli incentivi messi a disposizione dal Governo. Piattaforme e siti che vanno potenziati per eliminare i disagi all’utenza e permettere a tutti di far valere i propri diritti, senza creare discriminazioni tra poveri, cioè tra chi riesce ad arrivare in tempo ai bonus e chi, pur rientrando tra gli aventi diritto, ne rimane escluso».
Vorrei chiarire due cose:
1) il bonus trasporti di aprile non è vero che è finito subito, i fondi sono durati fino all’8 agosto (tant’è che io l’ho richiesto tutti i mesi da aprile ad agosto)
2) Questo click day non era relativo a un nuovo bonus trasporti, serviva solo a distribuire i residui dei fondi di quello finito ad agosto (ad esempio, se io ho chiesto un buono da 60€ e poi ho acquistato un abbonamento da 40€, i 20€ di differenza son finiti nel “fondo” di questo click day)