Disney+ annuncia l’arrivo del piano con pubblicità anche in Italia a partire da novembre, dopo gli ottimi risultati riscontrati negli USA dove ha introdotto l’inedito piano già da dicembre 2022. In questo nuovo abbonamento sono previsti quattro minuti di inserzioni pubblicitarie per ogni ora di contenuto.
Ma non si tratta dell’unica novità: come annunciato a maggio, Disney+ ha deciso di cogliere l’occasione per ampliare le opzioni di abbonamento, ma la ristrutturazione dell’offerta di novembre porterà con sé l’aumento dei prezzi degli abbonamenti.
I nuovi piani di abbonamento Disney+ e i relativi prezzi
Attualmente in Italia c’è un unico piano da 8,99€ al mese o 89,90€ all’anno, che dal 1° novembre sarà rinominato Disney+ Premium e costerà 11,99€ al mese o 119,90€ all’anno. Vanterà la consueta qualità video fino al 4K UHD & HDR e permetterà 4 stream simultanei.
Al Premium saranno integrati due nuovi abbonamenti, entrambi con una qualità video peggiore (fino al Full HD 1080p) e con la possibilità di effettuare solo 2 stream simultanei:
- Standard, senza spot e con la possibilità di scaricare i contenuti in memoria per guardarli quando non si ha una connessione a internet, che manterrà il prezzo di 8,99€ al mese o 89,90€ all’anno;
- Standard con pubblicità, il piano Disney+ che presenta appunto inserzioni pubblicitarie all’interno dei contenuti e non ne permette il download: avrà un costo decisamente conveniente pari a 5,99€ al mese, ma senza alcuna possibilità annuale.
Disney+: stop alla condivisione delle password?
A queste numerose novità se ne aggiunge una, nient’affatto positiva. Seguendo la scia della strategia di Netflix, sembrerebbe infatti che anche Disney+ voglia adottare misure per limitare il problema della condivisione della password al di fuori del nucleo familiare.
Commentando i risultati finanziari, il CEO Bob Iger ha annunciato che entro fine anno arriveranno provvedimenti per “mettere gli abbonati nelle condizioni di non condividere il proprio account con amici e parenti”.
Netflix ha fatto dunque da apripista per le altre piattaforme, dimostrando che, nonostante il primo calo, a lungo termine la strategia porti ad un nuovo aumento degli abbonati, risultando quindi vincente!