A breve la Commissione dell’Unione europea presenterà il piano taglia consumi e sembra che le misure prese drastiche.
Secondo le ultime indiscrezioni la Commissione vorrebbe porre un limite al consumo della corrente elettrica, con una riduzione della potenza nelle fasce orarie di maggiore picco: tra le 8 e le 19 della giornata.
L’obiettivo? Risparmiare energia elettrica e, di conseguenza, l’uso di gas naturale, combustibile che in molti Paesi è utilizzato per la produzione di energia elettrica.
Bollette meno care, ma limitazioni sugli elettrodomestici
La buona notizia è che le bollette saranno meno care, la cattiva è che affinché questo accada probabimente verranno introdotte limitazioni. La via per raggiungere l’obiettivo prevista dal piano taglia consumi sembrerebbe essere infatti abbassare la potenza dei contatori.
Ciò significa che in alcune ore non sarà possibile tenere accesi contemporaneamente due elettrodomestici, come lavastoviglie e lavatrice o forno, perché i distributori di energia opereranno una sorta di lockdown di corrente elettrica.
Laddove tali indiscrezioni fossero confermate, sarà possibile imporre queste limitazioni grazie all’uso dei contatori intelligenti, esterni agli edifici, che interagiscono direttamente con l’operatore e permettono di regolare le forniture.
In tal modo è dunque impossibile evitare i razionamenti.
Ryanair è stata costretta a risarcire i consumatori per i costi extra legati al check-in in aeroporto, dopo che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha accertato la presenza di pratiche commerciali scorrette.
L’indagine ha rivelato che la compagnia aerea non aveva fornito informazioni chiare e complete riguardo alle condizioni del check-in online, creando confusione tra i passeggeri e generando costi non previsti. La compagnia ha accettato di rimborsare oltre un milione e mezzo di euro ai consumatori che, tra il 2021 e il 2023, hanno subito un danno economico a causa di queste pratiche poco trasparenti.
Ryanair accusata di pratiche ingannevoli sul check-in online
L’istruttoria avviata dall’Antitrust nei confronti di Ryanair aveva come oggetto la presunta violazione degli articoli 21 e 22 del Codice del Consumo, relativi alla trasparenza delle informazioni fornite ai consumatori. Secondo quanto emerso, la compagnia aerea aveva indicato in modo poco chiaro le condizioni per effettuare il check-in online, lasciando i passeggeri all’oscuro riguardo la finestra temporale entro cui completare l’operazione senza incorrere in costi aggiuntivi. In particolare, molti utenti non erano stati adeguatamente informati sul termine di scadenza per il check-in gratuito e sui costi che avrebbero dovuto sostenere in caso di check-in in aeroporto, una volta superato quel termine.
Un altro aspetto contestato riguardava l’automatismo con cui, durante la prenotazione, venivano selezionati alcuni servizi, come il bagaglio a mano e la priorità, senza che i consumatori potessero separare le scelte per il volo di andata e quello di ritorno. Questo aveva portato a una certa confusione e a un’esperienza di acquisto poco chiara, con alcuni passeggeri che si ritrovavano a pagare per servizi che non avevano effettivamente richiesto.
Le modifiche al servizio
In seguito all’l’istruttoria avviata nei confronti della società, Ryanair ha deciso di cambiare la modalità di selezione per i servizi di priorità e bagaglio a mano, consentendo la scelta separata per i voli di andata e ritorno e la visualizzazione dei costi individuali per ciascuna tratta.
Un’altra modifica significativa riguarda il sito web e l’app della compagnia, che saranno aggiornati per includere informazioni più chiare sulla finestra temporale in cui è possibile effettuare il check-in online gratuitamente, oltre a specificare eventuali costi aggiuntivi per il check-in in aeroporto.
Si tratta di modifiche che mirano a garantire una maggiore trasparenza e a prevenire future controversie con i consumatori.
Le modalità di rimborso
La decisione dell’Antitrust prevede che Ryanair rimborsi interamente il costo del check-in in aeroporto, pari a 55 euro, per tutti coloro che hanno presentato un reclamo tra il 2021 e il 2023 dimostrando di non essere stati adeguatamente informati sulle condizioni del check-in online.
Inoltre, tutti i passeggeri che nello stesso arco temporale hanno pagato un supplemento per il check-in in aeroporto, riceveranno un ristoro di 15 euro o, in alternativa, un voucher del valore di 20 euro da utilizzare per acquistare altri servizi Ryanair DAC. In totale, si prevede che la compagnia aerea debba risarcire oltre 100.000 consumatori, per una cifra complessiva di circa un milione e mezzo di euro.
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Luisa
6 giorni fa
Come si richiede il rimborso?
Piano taglia consumi dell’UE: si potrà utilizzare un solo elettrodomestico alla volta
Il 19 novembre 2024 potrebbe segnare un punto di svolta per la circolazione dei monopattini elettrici in Italia. Dopo l’approvazione alla Camera dei deputati lo scorso marzo, il disegno di legge che riforma il Codice della Strada è pronto a passare al vaglio del Senato per la sua votazione definitiva.
Una delle novità più discusse riguarda proprio i monopattini elettrici: chi lo possiede o lo usa dovrà adeguarsi a una normativa più stringente, volta a garantire maggiore sicurezza sulle strade.
La nuova normativa sui monopattini elettrici
Tra le misure più significative figurano l’obbligo di assicurazione, l’introduzione di targhe identificative e l’uso del casco per tutti, non solo per i minorenni.
Ma vediamo nel dettaglio cosa prevede la nuova normativa e come cambierebbe la mobilità urbana per i possessori di monopattini.
Polizza assicurativa obbligatoria
Una delle principali novità introdotte dalla riforma del Codice della Strada è l’obbligo di assicurazione per i monopattini elettrici: ogni monopattino dovrà essere coperto da una polizza di responsabilità civile verso terzi, obbligatoria proprio come per le automobili. Il costo annuo della polizza è stimato tra i 50 e i 60 euro, cifra che potrebbe diventare una spesa fissa per chi possiede un monopattino elettrico.
Nello specifico, l’assicurazione obbligatoria coprirà esclusivamente i danni causati a terzi, lasciando liberi i proprietari di scegliere se sottoscrivere ulteriori polizze per proteggere il proprio mezzo da furti o danni. Le compagnie assicurative, dunque, dovranno adeguarsi alla nuova normativa, offrendo polizze specifiche per monopattini elettrici.
Targa e casco: obblighi e tempistiche di applicazione
Un altro aspetto rilevante della riforma riguarda l’introduzione della targa per ogni monopattino elettrico. Il nuovo Codice della Strada stabilisce che ogni mezzo dovrà essere identificabile tramite una targhetta adesiva plastificata, non removibile, prodotta dall’Istituto Poligrafico dello Stato.
Questa misura ha l’obiettivo di rendere più sicura la circolazione, facilitando l’identificazione dei veicoli e, in caso di incidenti, consentendo un più rapido intervento delle autorità.
Inoltre, la legge estende l’obbligo del casco a tutti i conducenti di monopattini elettrici, senza più limitarsi ai minorenni; una modifica che mira a ridurre il numero di infortuni, aumentando il livello di sicurezza personale.
È previsto che tutti gli utenti debbano conformarsi a queste regole subito dopo la pubblicazione delle norme specifiche. Tuttavia, ancora non sono state definite le tempistiche di introduzione di queste nuove regole, né la modalità di applicazione della targa sui monopattini: saranno definite successivamente, tramite un decreto congiunto dei Ministeri delle Infrastrutture e delle Finanze.
Dove potranno circolare i monopattini e quali sono le sanzioni
La riforma del Codice della Strada prevede anche limitazioni riguardanti i percorsi dei monopattini elettrici. Infatti, i mezzi a propulsione elettrica potranno circolare solo su strade urbane con un limite di velocità pari o inferiore ai 50 km/h. Inoltre, sebbene la legge non lo chiarisca ancora in modo definitivo, sembra che l’accesso ai monopattini nelle aree pedonali e nelle piste ciclabili sia vietato, soprattutto fuori dalle città.
Per chi non rispetta le nuove norme, sono previste multe salate. Qualche esempio?
chi circola senza assicurazione rischierà una sanzione che va da 100 a 400 euro;
chi circola in aree non autorizzate o senza casco, andrà incontro a multe che variano tra i 200 e gli 800 euro, a seconda della gravità dell’infrazione.
Le autorità sono al lavoro per definire in modo più preciso le modalità di applicazione delle sanzioni, ma è già chiaro che il rispetto delle regole diventerà fondamentale per chi utilizza i monopattini elettrici.
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Piano taglia consumi dell’UE: si potrà utilizzare un solo elettrodomestico alla volta
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