Ieri, mercoledì 13 aprile 2022, è stato approvato un ordine del giorno che accoglie l’impegno che l’Italia aveva con l’Unione europea: il canone Rai all’interno della bolletta elettrica è stato definito un “onere improprio“. Per questo motivo, dal 2023 sarà pagato separatamente.
L’ordine del giorno è stato presentato da Maria Laura Paxia al decreto Energia e approvato ieri alla Camera. Accettato dal Governo come raccomandazione, è stato poi accolto con riformulazione, cioè senza dover essere posto ai voti.
Cosa prevede? “Adottare misure normative dirette a scorporare dal 2023 il canone Rai“.
Usigrai teme una nuova corsa all’evasione
Il canone per la tv pubblica si paga con la bolletta dal 2016, introdotto con un provvedimento dal governo Renzi con lo scopo di combattere l’evasione. E proprio per questo oggi l’Usigrai (Unione Sindacale Giornalisti Rai) esprime preoccupazione per una possibile nuova crescita dell’evasione:
Il rischio quindi è che lo scorporo dalla bolletta si traduca in una nuova corsa all’evasione del canone.
Usigrai intende quindi conoscere quali strumenti metterà in campo il Governo per la riscossione del canone televisivo.
Il canone Rai: come funziona ad oggi
È da luglio 2016 che il canone di abbonamento alla televisione per uso privato si rateizza nella bolletta elettrica.
Paga il canone ciascun cliente intestatario di un’utenza di energia elettrica nell’abitazione di residenza.
L’importo del canone è pari a 90 euro e si addebita per famiglia anagrafica, indipendentemente dal numero di televisori posseduti. Si suddivide in 10 rate mensili, da gennaio ad ottobre.
Addebito sulla pensione
È possibile addebitare il canone direttamente sulla pensione, basta farne richiesta al proprio ente pensionistico entro il 15 novembre dell’anno precedente a quello cui si riferisce l’abbonamento.
L’agevolazione riguarda tutti i cittadini, titolari di abbonamento alla televisione, con un reddito di pensione, percepito nell’anno precedente a quello della richiesta, non superiore a 18.000 euro. Le modalità di presentazione della domanda sono stabilite da ciascun ente, che provvederà poi a comunicare l’esito della domanda.
Diritto all’esonero
Sono previste delle situazioni che permettono l’esonero dal pagamento del canone. Puoi appellarti a tale diritto se:
- non possiedi un televisore o un apparecchio atto a ricevere il segnale radiotelelvisivo;
- hai compiuto 75 anni e possiede un reddito annuo non superiore a 8.000 euro;
- sei un agente diplomatico, un funzionario oppure un impiegato consolare;
- lavori come funzionario di organizzazioni internazionali o militari di cittadinanza non italiana;
- sei un civile non residente in Italia, di cittadinanza non italiana, appartenenti alle forze Nato di stanza in Italia.