Con un provvedimento emanato il 28 marzo 2022, Bankitalia blocca le attività di N26, nota banca Fintech.
A tutte le succursali italiane di N26, infatti, è stato imposto il divieto di intraprendere operazioni con nuovi clienti. Non si possono aprire nuovi conti né effettuare altre operazioni di carattere occasionale con utenti non censiti. Inoltre, l’istituto bancario non può offrire nuovi prodotti e servizi alla clientela esistente, ad esempio le criptovalute.
L’attività ispettiva, svolta dalla Banca d’Italia tra il 25 ottobre e il 15 dicembre 2021, ha manifestato “significative carenze nel rispetto della normativa in materia di antiriciclaggio“.
Si tratta di uno stop temporaneo in attesa di stabilire se le iniziative messe in atto per correggere tali carenze saranno giudicate adeguate dall’organo di vigilanza.
Bankitalia blocca N26: le conseguenze
Dal provvedimento discendono varie conseguenze sia per i nuovi, sia per i già clienti di N26.
Innanzitutto, la banca non potrà intraprendere operazioni con nuovi clienti, ovvero con coloro che erano già censiti alla data del 28 marzo scorso. La banca ha infatti il divieto di aprire nuovi rapporti continuativi e di effettuare qualsiasi tipo di operazione, anche occasionale, con nuovi clienti.
Quanto a chi già è cliente, viene fissato il divieto di offrire nuovi prodotti e servizi. A tal proposito, Bankitalia cita espressamente come esempio le attività relative alle criptovalute, settore in cui N26 si stava recentemente muovendo.
Nessuna conseguenza negativa invece sulle operazioni che è già possibile fare tramite i conti esistenti. N26 stessa fa sapere che il provvedimento non avrà alcun impatto sulla clientela italiana già esistente. I conti, pertanto, “continueranno a essere del tutto operativi e sicuri”.
La risposta di N26
L’istituto non può che prendere atto del divieto imposto. Attraverso un comunicato stampa esprime la volontà di rafforzare ulteriormente i propri presidi nell’ambito delle misure antiriciclaggio per risolvere le carenze individuate da Bankitalia.
Tra le iniziative già adottate per migliorare la prevenzione del riciclaggio, la banca ricorda il potenziamento del personale dedicato, lo sviluppo di un’infrastruttura informatica a supporto e l’impiego del machine learning. Naturalmente, è previsto anche il rafforzamento del monitoraggio delle transazioni, attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
Passi avanti importanti, ma non ancora sufficienti per ottenere il via libera dalla Banca d’Italia.