Il caro-energia continua ad opprimere famiglie, comuni e imprese italiane: in poco meno di 3 mesi, il prezzo dell’energia elettrica è aumentato del 55% e il prezzo del gas è aumentato del 41,8%.
Non sembra cessare l’onda lunga della crisi energetica che ha portato all’impennata di prezzi di gas metano ed elettricità : la soluzione del Ministero della Transizione Ecologica è stata di valutare interventi legati a 50 centrali a gas fossile per 20.000 MW di nuova potenza distribuita, parte di un piano da 30 miliardi di euro fatto da più di 115 interventi infrastrutturali del gas fossile.
Oltre al piano di fondi europei, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha assicurato che il suo esecutivo starebbe lavorando ad un nuovo provvedimento per calmierare i prezzi di gas ed energia elettrica che stanno mettendo in ginocchio milioni di italiani.
L’Arera, l’Autorità di Regolazione Energia Reti e Ambiente, ha chiesto al Governo di rivedere gli oneri di sistema nelle bollette, escludendo tutto ciò che non è legato direttamente alla fornitura dell’energia elettrica. Lo stesso aveva chiesto negli scorsi mesi l’Unione Europea, con riguardo al Canone Rai.
Nuovo decreto settimana prossima
Nel corso della sua visita a Genova di ieri, Draghi ha annunciato che il nuovo intervento dovrebbe arrivare settimana prossima e potrebbe valere tra i 5 e i 7 miliardi.
Per Draghi, il nuovo intervento non dovrebbe richiedere uno scostamento di bilancio: 1,5 miliardi dovrebbero arrivare dalla prima mini tassazione degli extraprofitti realizzati dagli impianti a fonti rinnovabili, mentre altri arriverebbero dell’intero incasso delle aste di Co2.
Intanto, questa sera decine di Comuni italiani spegneranno le luci di piazze e monumenti. Si resterà al buio per circa mezz’ora, a partire dalle ore 20, come segnale di protesta lanciato dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani, che stima un aggravio di almeno 550 milioni di euro sui conti pubblici dei Comuni.