La scadenza per il pagamento del bollo auto era fissata il 31 gennaio scorso e ora chi è in ritardo con il pagamento potrebbe dover affrontare alcune conseguenze.
I provvedimenti per chi non ha pagato il bollo scattano a partire dal 1° del mese, e oltre al pagamento dell’importo originario si sommano gli interessi di mora e le sanzioni, che aumentano al crescere del ritardo.
Vediamole assieme.
Le conseguenze per chi è in ritardo con il bollo auto
- Dal 1° febbraio e per i successivi 14 giorni (fino al 15 febbraio), la sanzione è pari allo 0,1% del valore del bollo auto per ogni giorno di mancato pagamento fino ad arrivare all’1,5%;
- Nei successivi 15 giorni, l’aumento resta all’1,5%;
- Tra i trenta e i novanta giorni la multa aumenta fino all’1,67%;
- Superati i 90 giorni di ritardo nel pagamento, la somma aumenterà fino al 3,75% della somma del bollo auto da pagare;
- Dopo un anno, non si può più usufruire del ravvedimento operoso;
- Superati i tre anni, cominciano i veri problemi: l’Agenzia delle Entrate manderà il primo avviso di pagamento, e nel caso non si risolva la situazione si è soggetti alla riscossione coattiva, che può implicare il fermo amministrativo del mezzo e perfino il pignoramento del conto corrente;
- Infine, la misura successiva è la cancellazione totale dell’auto dal pubblico registro e sequestro della targa: ciò significa che bisognerà immatricolare nuovamente il mezzo di trasporto per poter tornare a circolare.
Per verificare lo stato del proprio bollo auto basta andare sul sito dell’Automobile Club d’Italia e inserire il proprio numero di targa, oltre che al numero della pratica e il tipo di veicolo. Il servizio è a pagamento.