Il rincaro previsto del 40% sulle bollette sta mettendo alla prova il Governo che dovrà in qualche modo metterci una pezza. In attesa del calmieramento statale, ecco 5 buoni consigli per risparmiare sulla bolletta.
Dopo l’annuncio shock del Ministro Cingolani a riguardo del rincaro bollette che riguarderà tutti gli italiani a partire dal prossimo autunno, il Governo sta lavorando a delle misure compensative per calmierare i prezzi e diminuire l’impatto che questo aumento avrà su milioni di famiglie.
Secondo Cingolani, il rincaro potrebbe infatti far spendere alle famiglie ben 500 euro in più all’anno tra luce e gas. Tra le soluzioni che verranno discusse oggi in Consiglio dei Ministri potrebbe esserci la sterilizzazione dell’Iva o un nuovo taglio, come quello avvenuto a luglio, quando il Governo Draghi mise in campo 1,3 miliardi per abbassare l’aumento. Miliardi che però andrebbero comunque ad incidere, su altre voci, nelle tasche degli italiani in quanto si tratta di soldi pubblici.
Per risparmiare sulle bollette di luce e gas ci sono comunque alcune soluzioni che potrebbero essere adottate da tutte le famiglie e che richiedono pochissimi sacrifici.
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Cambiare fornitore di energia elettrica favorendo chi usa il 100% di energia rinnovabile
L’aumento del prezzo delle bollette è una conseguenza della lentissima transizione ecologica. Il prezzo è aumentato perché il costo delle materie prime, carbone e petrolio, è aumentato. La soluzione più vincente è quella di privilegiare un fornitore di energia Green.
A differenza del mercato tutelato, dove le tariffe sono interamente definite dall’Arera, nel mercato libero il prezzo è scelto dal fornitore per quel che riguarda la componente energia. Scegliendo di passare al mercato libero e lasciando la tariffa del mercato tutelato, si possono trovare diverse occasioni di risparmio e scegliere chi eroga l’energia soltanto da fonti rinnovabili. Usare al 100% le fonti rinnovabili non è solo un aiuto all’ambiente e l’unica soluzione possibile per combattere il cambiamento climatico, ma è anche un modo per non rimanere in balia degli aumenti di prezzi delle materie prime fossili, che saranno sempre più ampi nei prossimi anni.Un esempio di fornitore di energia elettrica 100% green è Nen Energia, di cui abbiamo parlato qui.
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Calcolare i consumi delle proprie lampadine
Dal 1° settembre l’Unione Europea ha introdotto una nuova etichetta energetica per tutti i prodotti legati all’illuminazione. Le nuove etichette che si troveranno sulle lampadine sono più semplici, e vanno dalla A alla G (non ci saranno dunque più le classi “A+”, “A++” e “A+++” a cui siamo abituati).
Inoltre, sulle etichette sarà presente un codice QR da poter inquadrare con il proprio smartphone e ottenere informazioni su ulteriori caratteristiche tecniche, come l’indicazione relativa al tipo di luce (ovvero bianca calda, bianca neutra, bianca fredda), l’indicazione relativa alla dimmerabilità (ovvero la regolazione dell’intensità luminosa), la durata media della lampadina, indicazioni su resa dei colori e indicazioni su lampeggiamento.
Altroconsumo ha pubblicato un calcolatore online, con il quale si può scoprire quanto si può risparmiare scegliendo la lampadina con la classe energetica migliore. -
Staccare tutte le prese quando non vengono usate
Un consiglio quasi mai seguito da nessuno è quello ad esempio di evitare di lasciare in stand-by gli apparecchi elettrici, comprese caricabatterie dei cellulari e pc quando non sono in uso. L’effetto che si vuole evitare è il cosiddetto “effetto vampiro”, ossia quello generato da un dispositivo che continua a usare energia e a consumare energia, anche quando è spento. Caricabatterie, macchine del caffè, stampanti, prese lasciate attaccate al muro, possono succhiare anche il 20% della tua bolletta elettrica mensile. Secondo consumerismo, in questo modo si possono risparmiare fino a 56 euro al mese.
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Usare gli elettrodomestici ad alto consumo di sera o nel weekend
Alla sera e nel weekend c’è un minor consumo di energia elettrica rispetto al giorno, e le tariffe elettriche sono più basse.
È consigliato quindi usare i condizionatori, lavatrici, lavastoviglie e forni a microonde soprattutto nei weekend e nelle ore serali, facendo anche attenzione al tipo di programma usato. Ad esempio, per la lavastoviglie, sempre meglio di classe A+++, è sempre consigliato usare il programma Eco, anche per un risparmio sull’acqua. Un ulteriore risparmio sulle lavastoviglie è possibile riempiendo il dispositivo al massimo della sua capienza, limitando le quantità di detersivi usati e pulendo i piatti dai residui di cibo prima di inserirli nella lavastoviglie.
Secondo Consumerismo, con questi accorgimenti si può risparmiare fino a 60 euro l’anno. -
Scegliere la temperatura giusta
Oltre a non esagerare con il riscaldamento in inverno – ricordiamo che sarebbe sempre obbligatorio seguire le indicazioni del proprio Comune di residenza accendendo il termosifone soltanto nella fascia oraria indicata e con la temperatura massima di riferimento – è necessario anche essere più accorti con l’uso dell’aria condizionata in estate.
Guardando nello specifico ai condizionatori, si possono risparmiare infatti fino a 50 euro all’anno impostandoli alla temperatura giusta (non troppo caldo né troppo fresco), pulendo con regolarità i filtri e tenendo le finestre chiuse per isolare gli ambienti domestici.
Per il frigorifero, la temperatura più adatta per risparmiare energia è attorno ai 6 gradi, senza riempirlo troppo. Per le lavatrici, lavare a 30°- 40° aiuta moltissimo a risparmiare energia. Per i capi più sporchi, si può arrivare fino a 60° massimo, evitando del tutto i programmi a 90°.
Questi accorgimenti possono far risparmiare fino a 40 euro l’anno.
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