Tra gli ecobonus e i vari bonus auto rinnovati con nuovi finanziamenti, a inizio novembre arriverà però anche un aumento davvero infelice per milioni di automobilisti: la revisione auto costerà il 22% in più.
L’aumento era stato deciso dalla Legge di Bilancio 2021, ed era comunque nell’aria da anni. Era infatti dal 2007 che non veniva aumentato il costo della revisione. Dopo 13 anni quindi la Commissione Bilancio aveva finalmente approvato l’emendamento. Lo scorso 3 agosto è arrivato poi il decreto interministeriale firmato dal Ministero delle Infrastrutture insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze, che farà partire il nuovo aumento dal 1° novembre.
La revisione auto passerà quindi dagli attuali 68,88 euro (in un centro autorizzato), a 79,02 euro: si tratta di un aumento del 22% rispetto al 2020. Se ci si reca invece alla Motorizzazione Civile la tariffa salira dai vecchi 45 euro agli attuali 54,95 euro.
Bonus Veicoli Sicuri, un piccolo sconto per la prima revisione
C’è però anche una piccola buona notizia per gli automobilisti. Dal 1° novembre, in concomitanza con l’aumento dei prezzi della revisione, scatterà anche il bonus «veicoli sicuri», previsto già dalla Legge di Bilancio 2021 come misura compensativa avallata da un parere positivo della stessa Autorità garante per la protezione dei dati personali.
Il bonus «veicoli sicuri», prevede un rimborso del valore di 9,95 euro, che sarà elargito alla prima revisione nel triennio 2021-2023. Il bonus può essere sfruttato solo una volta, e per un solo veicolo.
Si tratta però di una misura anche limitata: oltre ad essere un bonus davvero esiguo, si è già certi che non coprirà tutte le revisioni del triennio 2021-2023, in quanto il Parlamento ha stanziato solo 4 milioni di euro all’anno. A conti fatti, il bonus potrà coprire poco più di 400.000 revisioni ministeriali all’anno, contro le oltre 15 milioni stimate.
Lo sconto dovrà essere richiesto dall’automobilista stesso, che si dovrà attivare andando sulla piattaforma apposita, che però non è ancora attiva. Si conoscono però già le metodologie di richiesta: si dovrà accedere al portale registrandosi con Spid, Carta d’Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi, indicare il proprio Iban, la targa del veicolo revisionato e sperare di essere tra i primi 402.000 fortunati a richiedere il bonus.